Caro carburanti, dove conservare le taniche di scorta: la normativa

Trovare nuovi modi per combattere il caro carburanti non può che essere importante. Chi tiene a casa delle taniche di scorta dovrebbe sapere come comportarsi per non avere problemi.

Ormai da tempo il caro carburanti è diventato una realtà con cui devono convivere tutti gli automobilisti, chiamati così a trovare nuovi sistemi per poter risparmiare in fase di rifornimento. C’è chi ha provato a ridurre l’uso dell’auto, ma questo appare possibile solo per chi ha la possibilità di sfruttare i mezzi pubblici, mentre non ci sono molte altre soluzioni per chi vive in una piccola realtà e non ha altro modo per spostarsi.

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Fare rifornimento costa sempre di più – Foto | Canva – Allaguida.it

Alcuni si sono ritrovati così costretti a cambiare il distributore, se quello a cui si presentavano solitamente aveva costi più elevati rispetto alla concorrenza, ma anche questo a volte non basta. C’è chi approfitta delle fasi in cui il prezzo si abbassa per fare la scorta.

Fare scorta è la soluzione al caro carburanti?

Il prezzo della benzina non può certamente essere costante, ma finisce per essere condizionato dalla quotazione del petrolio, a maggior ragione ora che la guerra in Ucraina prosegue da più di un anno e non ci sono garanzie su quando possa terminare. Salvo casi sporadici, ci sono comunque dei periodi in cui il problema caro carburanti appare meno pesante, al punto tale da spingere gli utenti a ingegnarsi per capire come approfittare della situazione.

Tanti, ad esempio, hanno deciso di armarsi di taniche  e fare scorta in modo tale da riempire poi autonomamente il serbatoio quando necessario. Certamente non si tratta di una mossa particolarmente comoda, ma rappresenta una soluzione ideale in un’ottica di risparmio, quindi tutt’altro che trascurabile.

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Avere scorte di benzina consente di risparmiare? – Foto | Canva – Allaguida.it

Questo modo di agire prevede però regole ben precise se non si vuole andare incontro a sanzioni anche piuttosto pesanti, nonostante in pochi siano a conoscenza della normativa in vigore. A regolamentare quest’azione la legge n. 1839 del 12 agosto 1962, successivamente aggiornata nel 2015, che consente di conservare in garage il carburante in taniche di metallo o plastica. Contenitori simili sono considerati idonei per il trasporto e per l’utilizzo “per scopi personali, domestici, ricreativi e sportivi“, perché conformi alle direttive CE.

Come agire per essere in regola

Ci sono però delle regole ben precise da rispettare per evitare di incorrere in sanzioni. La legge è stata poi aggiornata nel 2015 in modo tale da essere conforme a quanto previsto all’articolo 168 del Codice della Strada, che si riferisce alla “Disciplina di trasporto su strada di materiali pericolosi“.

Se si è deciso di combattere il caro carburante dotandosi di una serie di taniche, è bene che queste vengano messe nel bagagliaio in posizione verticale e stabile, in modo tale che non possano rovesciarsi nel corso del viaggio. E’ inoltre necessario che i contenitori abbiano un tappo con retina anti-fiamma. Si deve inoltre prestare attenzione ed evitare che possano essere riempite fino all’orlo per far sì che travasarle nel serbatoio dell’auto sia più semplice.

Non è possibile però conservare più di 60 litri, in caso contrario per i trasgressori è prevista una multa pari a 162 euro.

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