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Citroen DS5, prova su strada: viaggiatrice con stile [FOTO]

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Allacciate le cinture e… buon viaggio sulla Citroen DS5, protagonista della nostra prova su strada. Il gergo aeronautico è quello che meglio si addice alle doti da gran stradista della vettura francese, un ibrido di stili che restituisce un modello crossover. Forme da coupé, coda che strizza l’occhio alle shooting brake, interni da segmento D tutta votata ai viaggi. Sono questi i punti caratterizzanti la più grande (per ora) delle DS, in attesa che arrivi la Citroen Numero 9.
L’elemento che più di ogni altro cattura l’attenzione è il design. Auto bella, affascinante, innovativa nei tratti somatici, paga qualcosa quando si osserva la scheda tecnica, al comparto sospensioni, non così raffinate come le rivali (quali sono in realtà? Berline tedesche tre volumi? Manca l’originalità stilistica).

Dimensioni di Citroen DS5

Sembra più grande di quanto non sia in realtà la Citroen DS5, e metro alla mano vengono smentite tutte le sensazioni: quattro metri e 53 centimetri di lunghezza, per 1 e 87 in larghezza e 150 centimetri di altezza. Il peso complessivo spazia tra i 1420 e 1660 kg.

Esterni

Il muso della Citroen DS5 2.0 Hdi non lascia dubbi sull’appartenenza alla gamma sportiva e al contempo chic della casa francese. Calandra sdoppiata, quella principale ospita il marchio Citroen, appena sotto la sigla della gamma DS, stilizzata sfruttando gli elementi del doppio Chevron, mentre il paraurti – tratti morbidi, avvolgenti – sfoggia una replica della grande bocca più su. La raffinatezza stilistica è completata dalle prese d’aria a C, con fendinebbia incorporati, piccoli baffi cromati davanti alle ruote e, soprattutto, il tratto caratteristico: un profilo cromato che dai gruppi ottici va a creare il secondo montante A, in corrispondenza dello specchietto retrovisore. Linee elaborate, che si rincorrono e intrecciano per disegnare un quadro del tutto originale. Frontale alto, imponente. Parabrezza inclinato più che mai, un arco che sfuma verso la coda, con il gioco di tinte a estremizzare il concetto e l’idea di lunotto rastremato. La fiancata è meno scenografica se confrontata con l’anteriore. Certo, la linea di cintura alta, i montanti B e C neri, l’andamento spiovente del tetto, sono pur sempre elementi di spicco, come i cerchi in lega da 18 pollici. La coda, infine, è massiccia, con i due terminali di scarico cromati e trapezoidali.

Interni


Ammirata all’esterno, apri la portiera e decidi di dare uno sguardo a bordo. Controlli la patente, cercando il brevetto aeronautico, ma poi ricordi che si viaggia su quattro ruote, a dispetto del tunnel centrale enorme (ospita anche un vano refrigerato) e quello replicato sul tetto – in vetro – nemmeno fosse un Boing 747. I pulsanti sono fin troppi, con un effetto scenico garantito. Qualità costruttiva complessivamente elevata, con tutti i dispositivi “premium” che si convengono su auto di questo segmento. Head up display, assistente al cambio di corsia, cruise control, a elencarli tutti si riempirebbe una pagina.

Poltrone in pelle, con una miriade di regolazioni, il cambio automatico tradizionale (un convertitore di coppia 6 marce, con funzione manuale sequenziale) sono i punti chiave per chi sceglie la DS5 2.0 Hdi da 163 cavalli come una stradista infaticabile. E’ l’abito che meglio definisce questo crossover.

Tecnica
Cercate sportività e agilità? Sbagliato indirizzo: oltre 1500 kg in ordine di marcia si fan sentire. Confort estremo? Non ci siamo, meglio altre Citroen. E la spiegazione è tutta tecnica, con l’assenza delle sospensioni idropneumatiche disponibili su altri modelli Citroen. Il complesso molle ammortizzatori è quello tradizionale della DS4, per citarne una vicina nella gamma. Le sospensioni con ruote interconnesse sono altra cosa rispetto ai più elaborati multilink offerti da Bmw e competitor simili. E’ un po’ rigida la Citroen DS5 della nostra prova su strada, mentre resta intatto (alto) il confort acustico, con il motore ben isolato e l’abitacolo ovattato.

Bagagliaio

Un vano non certo esagerato quello della DS5, sufficientemente ampio ma con una soglia d’accesso alta. Si passa dai 468 litri della configurazione minima fino a un massimo di 1288 litri, capacità inferiore nel caso del modello ibrido, compresa tra i 325 e 1145 litri.

Impressioni di guida

Se l’assetto è tendente al rigido – da ricordare i cerchi da 18” – allora verrebbe da pensare che i 4 metri e 53 di lunghezza si fanno portare volentieri nel misto veloce, cercando andature allegre. Il motore spinge, nulla da dire: 340 Nm di coppia massima si trovano lì, a portata di mano, da 2000 a poco più di 3000 giri/min. A deludere un po’, invece, è il cambio. Si tratta di un comando che privilegia la marcia in surplace, veloce, autostradale, mentre si rimpiange un robotizzato più sportivo quando si decide di giocare con la leva in modalità manuale.

E’ una coupé la Citroen DS5? Forse nelle forme, non nell’anima. Il suo terreno d’elezione è lo stesso di un jet privato: comodi a bordo, velocità di crociera e si arriva a destinazione. Chi cerca la reattività di un aliante, andrà altrove.
Le forme avveniristiche non penalizzano eccessivamente la visibilità, con quella sul tre quarti anteriore aiutata dal montante sdoppiato. Incidono forse maggiormente sul capitolo accessibilità posteriore, là dove i più alti potrebbero avere qualche difficoltà in più per salire a bordo. Sedili conformati per ospitare in maniera più che adeguata quattro persone, grazie anche al passo di 273 centimetri, con spazio a sufficienza per le gambe di chi siede dietro.

Il motore diesel 4 cilindri in linea con turbocompressore a geometria variabile assicura 163 cavalli, quanto basta per fare i 215 orari (dato dichiarato dal costruttore), con una presenza mai invasiva nell’abitacolo, anche a velocità autostradali superiori a quelle imposte dal Codice. Capitolo consumi: i record di percorrenza restano appannaggio di Bmw, anche se questa francese non è certo un mostro assatanato di gasolio. In media si fanno i 13 al litro, un po’ meno in città, poco più a velocità autostradali costanti.

Listino prezzi
Infine, c’è da guardare al prezzo di listino. La Citroen DS5 2.0 Hdi 163 cavalli in allestimento Sport Chic, con cambio automatico, parte da 37.300 euro ma si fa un attimo a sfondare il muro dei 40 mila. Con chi metterla a confronto? Ci sarebbero le berline premium made in Germany, ma quello stile là, affascinante e dinamico, non ha eguali. Una bella freccia all’arco di Citroen, per conquistare il pubblico che cerca e apprezza il bello.

Motorizzazioni

L’offerta di motorizzazioni sulla Citroen DS5 è fondata su cinque livelli di potenza, due proposte benzina, una ibrida e due diesel. Nel dettaglio:
Benzina
– 1.6 Thp 155 cavalli, 240 Nm coppia massima, cambio automatico 6 marce;
– 1.6 Thp 200 cavalli, 275 Nm coppia massima, cambio manuale 6 marce;

Ibrida diesel-elettrico
– Hybrid4 200 cavalli, 300 Nm coppia massima, cambio sequenziale 6 marce;

Diesel
– 1.6 e-Hdi 115 cavalli, 270 Nm coppia massima, cambio sequenziale 6 marce;
– 2.0 Hdi 163 cavalli, 340 Nm coppia massima, cambio manuale 6 marce.

FP

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