Comprare auto all’asta conviene? Tutto quello che c’è da sapere

Comprare un’auto all’asta può rappresentare un’ottima soluzione, specialmente se si è disposti a perdere un po’ di tempo a caccia dell’affare.

Le auto messe all’asta sono generalmente veicoli sottoposti a sequestri, reati e pignoramenti, quindi messi in vendita al miglior offerente, e permettono di risparmiare una cifra importante sia rispetto alle auto nuove, sia rispetto a quelle importate dalla Germania, solo per fare un esempio.

Comprare un’auto all’asta, però, non garantisce solo vantaggi, ma anche un minimo di rischio: acquistando una vettura in questo, infatti, si salta la parte della prova, con la possibilità di incorrere in qualche problema non visibile a occhio.

A tutto questo bisogna anche aggiungere le commissioni che servono per partecipare all’asta e le eventuali spese di trasporto del veicolo al luogo di destinazione: tutti fattori a cui bisogna prestare attenzione.

Ecco quindi una rapida guida per destreggiarsi in caso venisse l’idea di comprare un’auto all’asta.

Comprare auto all’asta, come funziona

Un’asta di auto è un evento durante il quale vengono vendute una o più auto attraverso una gara.

In genere, le aste di auto vengono organizzate da case di aste specializzate, oppure da rivenditori di automobili mentre i compratori possono essere sia cittadini privati, sia aziende, che sfruttano l’opportunità per cercare di portare a casa un veicolo a un prezzo inferiore rispetto al valore di mercato.

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Foto Shutterstock | di welcomia

Le aste pubbliche sono aperte a chiunque, mentre quelle private sono riservate a un numero selezionato e ristretto di potenziali acquirenti interessati.

In entrambi i casi, tuttavia, occorre registrarsi e fornire una garanzia, ovvero una cauzione, considerata in percentuale rispetto al prezzo della base d’asta. 

Infatti, esistono 2 tipi di aste:

  • Asta con incanto: si tratta di una gara al rialzo, chi offre di più vince, ma i prezzi possono crescere nel giro di poco tempo, a seconda delle intenzioni dei diretti interessati. In questo tipo d’asta è obbligatorio versare un deposito cauzionale, pari al 10% del prezzo della base d’asta.  In questo tipo di asta, poi, è il banditore che annuncia le caratteristiche dell’auto e il prezzo di base dal quale partire.
  • Asta senza incanto: si tratta di un tipo di asta nella quale i diretti interessati propongono delle offerte a busta chiusa. Ovviamente, l’offerta più alta vince. In questo tipo di asta, il deposito cauzionale viene generalmente deciso dal giudice, ma non deve comunque essere superiore al 10% del valore della base d’asta. Il valore minimo di acquisto, invece, non dovrebbe essere inferiore al 20% del prezzo base.

Aste giudiziarie, cosa sono e come partecipare

Tra le aste disponibili per i cercatori d’affari ci sono anche le aste giudiziarie: si tratta di una procedura finalizzata alla vendita dei veicoli effettuata dal Tribunale o da un’agenzia di vendite che viene autorizzata dal Tribunale medesimo. 

Le auto in asta giudiziaria sono composte da quei veicoli sequestrati dalle forze dell’ordine o usati per commettere reati e quindi sottoposti a confisca, oppure possono essere residui di fallimenti (in questo caso si parla di asta fallimentare) o di procedure concorsuali. 

Per partecipare a questo tipo di aste, è necessario presentarsi al Tribunale o presso l’agenzia autorizzata ed effettuare la registrazione, depositando la cauzione richiesta. Anche in questo caso non è possibile provare l’auto prima di formulare la propria offerta.

Le aste giudiziarie possono tenersi in tribunale o presso studi professionali di notai, avvocati o commercialisti, i quali, per organizzare l’asta, devono comunque ricevere apposita delega e autorizzazione da parte del giudice. 

Per trovare le aste giudiziarie si può ricorrere a una breve e rapida ricerca online, però bisogna fare affidamento solo ed esclusivamente su una fonte ufficiale: il Ministero della Giustizia dove è possibile trovare l’elenco delle società autorizzate per corti d’appello a fornire questo servizio. 

Acquistare un’auto all’asta, vantaggi e svantaggi

Acquistare un’auto all’asta presenta ovviamente dei vantaggi: tra questi c’è senza dubbio la possibilità di fare un buon risparmiando sul prezzo e acquistando una vettura spendendo meno rispetto all’usato o alle vetture a km zero.

Di contro, però, ci sono anche dei rischi che si possono correre. Le auto all’asta, infatti, non possono essere testate, aumentando la possibilità che queste presentino difetti e problemi, magari non evidenti o non visibili a una prima impressione, facendo così lievitare le spese per gli interventi di riparazione necessari.

Inoltre è molto difficile ottenere un finanziamento per l’acquisto di un’auto a un’asta: gli istituti di credito, generalmente, sono molto restii a prestare soldi per acquisti di questo tipo. 

Per quanto riguarda le aste con offerte a busta chiusa, invece, è sempre bene ragionare molto bene in termini economici prima di stipulare l’offerta e sigillare la busta, effettuando ricerche sul valore di mercato dell’auto e soprattutto su quanto sia richiesta, nonché sulle condizioni effettive dell’auto in questione.

Come acquistare un’auto all’asta

Per poter partecipare a un’asta di auto è bene cercare presso una casa d’aste specializzata, presso i rivenditori di automobili o presso gli studi contabili o notarili autorizzati dal tribunale in caso di aste giudiziarie. 

Individuata l’asta serve registrarsi e depositare una cauzione, che non può superare in ogni caso il 10% del valore di base dell’asta. 

Una volta registrati all’asta e depositata la cauzione – che sarà ovviamente restituita se si perde l’asta -, bisognerà attendere il responso del giudice in merito al luogo e all’orario dell’appuntamento dell’asta, che di solito viene pubblicato sui quotidiani cartacei e online e sull’albo dell’ufficio giudiziario dove è programmata l’asta. 

Il bene, in questo caso l’auto, entra in definitivo possesso dell’acquirente che ha formulato la migliore offerta una volta che questo ha effettuato il pagamento. Ovviamente ci sono dei termini da rispettare, che generalmente sono da 2 a 4 mesi dallo svolgimento dell’asta.

Se trascorsi i termini l’acquirente non ha ancora pagato, la cauzione data al momento della registrazione viene trattenuta a titolo di multa e viene bandita una nuova asta.

Come capire che tipo di auto abbiamo acquistato

Per valutare se l’auto all’asta rappresenta veramente un buon affare, la prima cosa è informarsi. 
Innanzitutto bisognerebbe conoscere tutto a proposito del modello di auto scelto, informandosi su forum e siti specializzati.

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Foto Shutterstock | BELL KA PANG

Un altro metodo di valutazione riguarda il mercato dell’auto, per stimare il valore effettivo di quel modello. A tal proposito è possibile consultare i listini ufficiali. Individuato il valore dell’auto usata, si può comparare con il prezzo di partenza dell’asta e valutare così se sia un buon affare o meno. 

I costi fissi da sostenere per auto all’asta

Un altro aspetto da valutare prima di partecipare a un’asta di auto riguarda i costi fissi da sostenere. Prima di tutto la cauzione da depositare in anticipo, che comunque non può superare il 10% del valore di base dell’asta. Gli altri costi da sostenere, poi, possono riguardare l’IVA e gli oneri di assistenza.

Inoltre, è necessario conoscere se esistono e a quanto ammontano le commissioni applicate dalla piattaforma, che andranno ad aggiungersi a quello definitivo di acquisto dell’automobile messa all’asta. 

Infine è bene sapere anche se sull’auto ci sono debiti ancora da saldare. Una volta diventati proprietari di quella vettura, infatti, si “acquistano” anche i debiti, che ovviamente si devono pagare.

Come diventare proprietari di un’auto all’asta

Se l’offerta formulata risulta essere la migliore e dopo che è stato effettuato il pagamento, l’auto diventa di proprietà.

In questo caso, però, il classico atto di vendita sarà sostituito dal verbale di aggiudicazione dell’asta, ma la procedura di iscrizione del veicolo al PRA è la medesima di quella che riguarda la vendita di un’auto usata tra privati e andrà quindi fatta di persona.

Il nuovo proprietario dovrà recarsi presso gli uffici del Pubblico Registro Automobilistico munito del verbale di aggiudicazione dell’asta e della carta di circolazione. 

Chi è escluso dalle aste auto

Un’auto messa all’asta giudiziaria è un bene che implica un debitore e un creditore: se quest’ultimo vuole recuperare un debito dal primo, è inevitabile che il primo non possa partecipare all’asta. A stabilire colori i quali non possono prendere parte alle aste d’auto, poi, ci pensa l’articolo 1471 del Codice Civile che indica:

  • Gli amministratori dei beni dello Stato, dei Comuni, delle Province o degli altri enti pubblici; 
  • Gli ufficiali pubblici, rispetto ai beni che sono venduti per loro ministero;
  • Chi per legge o per atto della pubblica autorità amministra beni altrui rispetto ai beni medesimi; 
  • I mandatari, rispetto ai beni che sono stati incaricati di vendere.

Aste auto in Germania, come partecipare

Quello della Germania è uno dei mercati auto più apprezzati, e anche più battuti, dagli appassionati.

Le aste di auto in Germania rappresentano un’altra buona soluzione per ottenere alcune tipologie di auto a un prezzo competitivo. I cittadini europei possono partecipare alle aste pubbliche, private e online che si tengono in Germania e in altri Paesi UE, seguendo le disposizioni previste dal regolamento. 

Tra i vantaggi di partecipare a un’asta di auto in Germania figura quello di poter acquistare modelli e marche di qualità del posto (BMW, Audi, etc.), e di poter scegliere tra le varie opzioni disponibili, dalle auto di lusso ai piccoli furgoncini. 

Per partecipare a un’asta di auto in un Paese estero non UE, invece, è necessario che siano soddisfatte 2 condizioni, ossia la presenza di un trattato internazionale legittima la possibilità per il cittadino o per la società di acquistare nel Paese straniero e la condizione di reciprocità tra l’Italia e il Paese straniero dove si svolge l’asta. 

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