Europa: nel 2020 calano le emissioni di C02 delle nuove auto

Dopo tre anni di crescita, in Europa tornano a diminuire le emissioni di anidride carbonica delle autovetture di nuova immatricolazione.

Emissioni in calo per la prima volta dal 2016

Secondo i dati provvisori elaborati dall’Agenzia europea per l’ambiente e validi per i Paesi Ue, il Regno Unito, l’Islanda e la Norvegia, nel 2020 la media si è fermata a 107,8 g/km di CO2, 14,5 grammi (il 12%) in meno rispetto al 2019. Questi dati si riferiscono alle emissioni “tank to wheel” misurate secondo le norme WLTP e quindi non relative all’intero ciclo di vita della vettura. Il WLTP consente di ottenere informazioni più realistiche sulle emissioni dei veicoli nelle prove di omologazione.

I dati del 2020 mostrano la prima diminuzione delle emissioni dal 2016. Nei tre anni successivi la media è costantemente aumentata per due cause esplicitamente evidenziate l’anno scorso dalla stessa agenzia: la crescente quota di motorizzazioni a benzina, in particolare nel segmento delle Suv, e la scarsa diffusione dei veicoli a batteria. La costante crescita delle emissioni tra il 2017 e il 2019 ha prodotto, tra l’altro, un progressivo allontanamento dagli obiettivi fissati dalla Commissione europea. L’anno scorso, invece, ha iniziato a produrre effetti proprio l’aumento del peso dei mezzi alla spina sulle immatricolazioni totali.

La riduzione delle emissioni di C02 è un obiettivo fondamentale per contrastare l’inquinamento atmosferico e i cambiamenti climatici che stiamo affrontando.

Triplicati i veicoli elettrici nel 2020

La quota di veicoli elettrici nelle nuove immatricolazioni è triplicata sempre nel 2020, passando da circa il 3,5% nel 2019 a circa l’11% delle nuove immatricolazioni relative all’anno scorso. Ci sono stati invece circa 1,4 milioni nuovi furgoni immatricolati in Europa nel 2020 con emissioni medie di 157,7 g CO2/km, ovvero 2,3 g (1,5%) in meno rispetto al 2019. La quota di furgoni elettrici è passata dall’1,4% del 2019 a circa il 2,3% nel 2020.

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