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Ferrari, rischio altissimo per la sicurezza: malintenzionati fanno tremare il Cavallino

La Ferrari è un’azienda molto grande e che ha accumulato milioni di dati, che in questi giorni sono finiti a rischio. Ecco cosa è successo.

In casa Ferrari il momento attuale può essere condiviso in due diverse parti, visto che le cose vanno a gonfie vele sul fronte dell’automotive, ma non si può dire altrettanto del motorsport. Infatti, la F1 non è competitiva da troppo tempo, e c’è il serio rischio che il tanto sognato titolo mondiale non venga mai vinto, visto che gli avversari sono troppo superiori. Per quanto riguarda il prodotto, invece, i numeri sono da record, come confermato dal quasi miliardo netto di utile dello scorso anno.

La Ferrari è un gigante che ha milioni di informazioni nascoste nei suoi computer, e non può permettersi problematiche come quella che l’hanno colpita in questi giorni. Infatti, il rischio che qualche malintenzionato potesse rubare file segreti è stato molto alto, ma per fortuna, un gruppo di esperti è riuscito ad intervenire in tempo. A marzo, invece, c’era stato un vero e proprio attacco hacker che ha portato al furto di molti documenti riservati, una pessima notizia anche per i clienti.

Ferrari, rischio enorme sul proprio sito web

Un retroscena non da poco è emerso in questi giorni, ed ha visto protagonista la parte web della Ferrari. In particolare, secondo quanto riportato da “Char49“, società di sicurezza informatica, sarebbe stata scoperta una sorta di vulnerabilità imprevista che potrebbe rendere la vita facile ai famosi hacker, o comunque a chi vorrebbe entrare in possesso di informazioni strettamente riservate.

Ferrari ed i problemi sul web (LaPresse) – Allaguida.it

Il tutto è stato scoperto nel mese di marzo, proprio dai ricercatori della suddetta società di sicurezza informatica. Ma cosa è successo di preciso? Gli studiosi si sono accorti che il dominio “media.ferrari.com“, che è spinto da WordPress, ha sempre utilizzato una versione troppo remota del plug-in W3, definito Total Cache, che è installato su un numero impressionante di siti, forse addirittura un milione in totale.

Qualunque utente che voglia entrare in questo sito e che ha dimestichezza con l’informativa potrebbe tentare di accedervi tramite la lettura di file cosiddetti arbitrari. Per fortuna, l’equipe ha risolto il problema in un tempo massimo di una settimana, ma per un gigante con la Ferrari si è trattato di un rischio non da poco, visto che di dati segreti ne vengono custoditi a bizzeffe all’interno dei computer e dei file di Maranello, e da questo punto di vista, urgerebbe maggiore attenzione.

Tutti questi giganti, infatti, devono contare su sistemi di sicurezza che siano sempre aggiornati e controllati da gruppi di esperti, per evitare che molti malintenzionati possano fare i loro comodi. Come già detto in precedenza, a Maranello ci sono stati parecchi attacchi hacker, l’ultimo dei quali un paio di mesi fa, rifiutandosi anche di pagare un riscatto per evitare la divulgazione dei dati suoi clienti del Cavallino.  Insomma, quando si circola in ambienti di questo tipo i rischi sono sempre molto alti, e l’unica cosa che si può fare è aumentare al massimo il livello di difesa.

Giovanni Messi

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Giovanni Messi