Un ingegnere ha deciso di rivoluzionare la linea di una vecchia Alfa Romeo Alfasud, creando un piccolo capolavoro.
L’Alfasud venne realizzata dal 1972 al 1984 attraverso la società Industria Napoletana Costruzione Autoveicoli Alfa Romeo. E’ stata una delle primissime vetture prodotte nello stabilimento di Pomigliano d’Arco. La versione coupé battezzata Alfasud Sprint venne svelata nel 1976 ed è stata commercializzata fino al 1989. L’Alfasud è stata tra i modelli più venduti nella storia del marchio di Arese con 1.017.387 unità prodotte, lasciando un segno indelebile anche negli appassionati stranieri.

La versione 1200 aveva 63 CV con cambio a 4 marce, mentre nel 1974 arrivò la Alfasud L, con allestimento completo di poggiatesta anteriori, sedili in panno, pavimento in moquette, poggiatesta anteriori, profili cromati ai finestrini e tante altre finiture curate nei minimi dettagli. Si trattava già di una versione ricca, ma c’è chi ha deciso di andare oltre. L’imprenditore Paul Halstead, un uomo di successo nel ramo dei computer, conobbe in Australia l’ingegnere Barry Lock, che aveva lavorato con James Hunt nei suoi anni gloriosi in F1 alla McLaren.
La nascita di un’Alfa Romeo unica al mondo
Halstead nutriva una forte passione per i motori e aveva già una buona base nell’automotive, avendo investito in concessionarie. L’imprenditore decise di importare dall’Italia in Australia le Alfa Romeo e le De Tomaso Pantera. I fari giravano bene e Paul, insieme a Lock, volle cimentarsi nella creazione di un esemplare inedito, partendo dalla base dell’Alfasud Sprint. La coupé fastback di Giugiaro, proposta nel 1976, venne smembrata. Vennero sfruttati per la creazione del modello i V6 Alfa e i cambi ZF a cinque rapporti.
Barry Lock riprogettò la Sprint, optando per un nuovo sotto telaio posteriore più leggero. L’auto venne battezzata “Giocattolo”, perché divenne un piccolo bolide in fibra di carbonio e kevlar. Le fiancate vantavano prese d’aria a forma di artiglio, stile Testarossa. Spiccava un ampio spoiler posteriore. Dopo che i primi 3 esemplari sfruttavano un V6 Busso, il Giocattolo venne equipaggiato con un V8 Holden da 5 litri a iniezione, meno costoso.
Nel 1988, la vettura vide finalmente la luce. Il risultato definitivo fu la supercar a due posti con motore centrale da 300 CV che vedete nel video in alto. Gli interni erano sportivi con sedili Recaro in pelle. Nonostante l’adozione dell’aria condizionata, l’auto pesava appena 1.085 kg. La velocità massima dichiarata era di 260 km/h, garantendo uno scatto da 0 a 100 km/h in 5 secondi. Il Giocattolo è stato presentato in occasione di un evento con l’ex campione del mondo di F1 Alan Jones, che ha battuto il record sul giro a Lakeside.