Il tempo è passato in fretta anche per la famiglia piemontese più famosa d’Italia. Dall’ex Bertone a Stellantis, ecco cosa rimane in piedi della Fabbrica Avvocato Agnelli.
Luoghi della memoria che raccontano la storia, la vita di uomini e di un passato che fu con freddezza e distacco perchè senz’anima. L’Italia è piena di questi posti sospesi nel tempo e fotografi talentuosi si sono cimentati a immortalarli nel momento del massimo splendore (il prima) e nella fase decadente, di massimo oscurantismo, nell’abbandono (il poi).

Discoteche anni ’80, ville dove sono stati girate pellicole cult, e fabbriche che hanno dato i natali e la paternità ad auto leggendarie come la Maserati. Storie appunto raccontate dallo stato dei luoghi, dal silenzio, dal degrado. Era lo stabilimento dedicato all’Avvocato più famosi d’Italia, Avvocato Giovanni Agnelli Plant era la sua denominazione ufficiale in FCA. Restano le fotografie del giorno dell’inaugurazione dove al corso Allamano a Grugliasco sembrava fiorire un prato verde e un futuro roseo per i suoi dipendenti.
Lo stato di abbandono della Fabbrica Avvocato Agnelli
Non resta che la traccia di una storia finita male, iniziata sotto i migliori auspici di una gestione Marchionne, per finire in un epilogo infausto con il CEO Tavares. La Maserati nella produzione fu trasferita a Mirafiori. Da polo di eccellenza ad uno scheletro solo e muto tra erbacce e un cartello vendesi: da tre anni questa fabbrica è sul mercato. L’annuncio – su iniziativa poco apprezzata del gestore, l’Ipi di Massimo Segre – era finito addirittura su Immobiliare.it nel 2022. Date una occhiata al video in basso del canale YouTube della RAI.
Un nulla di fatto, la storia di un luogo non è salva, a Grugliasco dove nascevano veicoli che fanno parte della storia dell’automotive. Una storia che, qui, è cominciata nel 1959 con le Carrozzerie Bertone. La fabbrica è in vendita a circa 20 milioni, ma non ci sono state offerte, potenziali acquirenti cinesi non hanno fiutato l’affare e anche BYD, leader del settore auto in Cina, ha preferito investire altrove. Cosa resta dopo tutto? Una fotografia o al massimo un ricordo in chi in quella fabbrica marcava al mattino il cartellino ed oggi ha solo una vecchia storia da raccontare.