Le regole sono fatte per essere rispettate, ma c’è chi non vuole accettare l’idea di piegarsi al sistema. Ecco cosa sta succedendo in Superbike.
In Superbike, nelle ultime due annate, si è imposto uno straordinario pilota turco che debutterà in MotoGP nel 2026. Toprak Razgatlioglu, dopo i fasti con la Casa di Iwata, si è ripetuto nel 2024 e nel 2025 in sella alla BMW. Due trionfi che lo hanno reso uno dei rider più vincenti della categoria delle moto derivate di serie. In precedenza il dominatore su Ducati era stato Alvaro Bautista, ex pilota della classe regina del Motomondiale.

Per ovviare allo strapotere tecnico della Rossa in SBK il regolamento ha imposto una zavorra ai piloti con un peso troppo leggero. Potremmo quasi definirla una legge anti-Bautista che, data la sua corporatura esile, è stato costretto ad adattarsi a una moto più pesante. Una forzatura, comunque ben gestita dalla Casa di Borgo Panigale, che ha suscitato clamore e penalizzato il due volte campione del mondo.
Nel 2026 Bautista correrà su una Panigale V4, con il team Barni, dovendo lasciare la sella del team ufficiale a Lecuona. Alvaro ha collezionato risultati peggiori rispetto al teammate Bulega che si è giocato il titolo con Toprak sino all’ultima gara, anche a causa del peso maggiore della sua moto. Nonostante queste limitazione la Casa di Borgo Panigale si è confermata campione nella graduatoria costruttori.
Bautista contro la SBK
Il peso di riferimento standard per il pilota (con tutto l’equipaggiamento) è imposto a 80 kg. Quindi se un centauro pesa meno degli 80 kg di riferimento, deve aggiungere alla sua moto una zavorra pari al 50% della differenza. Bautista ha dovuto caricare 6 o 7 chili di peso in più sulla Panigale. Durante gli ultimi appuntamenti del mondiale, ha raccolto le firme di tutti i piloti in griglia, per chiedere formalmente alla FIM e alla Dorna di abrogare il regolamento.

E’ arrivata anche la petizione online: “Alvaro Bautista subisce da due anni la discriminazione rappresentata dalla legge sul peso minimo nel campionato WSBK”. Il testo è schietto nell’affermare che “il peso ridotto di un pilota non è un vantaggio” e critica il regolamento in quanto “si basa sul presupposto che un peso inferiore fornisca un vantaggio insormontabile in pista”. La petizione avverte che la soluzione di aggiungere peso artificiale alle motociclette è poco sicura. Sono già state raccolte 3.000 firme perché l’aggiunta di zavorra come soluzione provoca problemi di stabilità e aumenta il rischio di incidenti gravi. Scopriremo se gli organizzatori cambieranno idea.
 
					




