Lorenzo torna sul 2015 e su Valentino Rossi: fa a pezzi la Yamaha

La rivalità tra Jorge Lorenzo e Valentino Rossi continua a tenere banco. Il maiorchino è tornato sulle intricate vicende del 2015, lanciando una frecciata alla Yamaha.

I fan italiani cresciuti con le imprese di Valentino Rossi ricorderanno benissimo le lotte intestine del campionato 2015. Dopo il ritorno in sella alla M1 il centauro di Tavullia era chiamato ad una prova d’orgoglio contro gli straordinari interpreti spagnoli. In Honda HRC c’erano il fenomeno di Cervera, Marc Marquez, e l’esperto Dani Pedrosa.

La bordata di Jorge Lorenzo
La bordata di Jorge Lorenzo alla Yamaha (Ansa) allaguida.it

Il classe 1993 si era già laureato due volte campione del mondo in MotoGP, dopo aver vinto nelle classi minori. Il quattro volte iridato, Jorge Lorenzo, voleva apporre un ultimo sigillo in Yamaha prima di cominciare nuove esperienze. Nessuno poteva capacitarsi come Valentino Rossi, a 36 anni, era ancora in grado di tenere testa ai giovani rivali, dopo l’esperienza in Ducati. Ai tempi era una Rossa molto diversa rispetto a quella attuale. Tra questi c’era un agguerrito Marc Marquez a cui non erano andati giù i duelli e gli atteggiamenti del Dottore in occasione delle gare in Olanda e in Argentina.

Il centauro di Tavullia ebbe l’ultima chance della sua carriera per vincere il suo decimo mondiale. La Yamaha M1 era una moto da sogno nel 2015, sviluppata anche grazie al lavoro del teammate maiorchino negli anni precedenti. Valentino Rossi arrivò alla penultima tappa del campionato, sul tracciato di Sepang, con il chiaro obiettivo di perdere meno punti possibili per presentarsi con un ampio vantaggio per l’ultimo round a Valencia.

Le cose non andarono come nelle attese perché nella sfida interna tra i due fenomeni della Yamaha si inserì Marc Marquez, disturbando esclusivamente il numero 46. In Malesia arrivò un fallo di reazione del nove volte iridato italiano che gli costò un Mondiale. Conservò il podio a Sepang ma dovette partire dall’ultima posizione in griglia a Valencia. Rimontò sino al quarto posto ma Marc Marquez, dopo aver preso rischi enormi in tutto l’arco della stagione, preferì mantenere una andatura protettiva del leader maiorchino e non attaccarlo. Per molti fu uno scandalo, ma sotto un casco c’è sempre un pilota che può o meno scegliere la sua condotta di gara.

La bordata di Jorge Lorenzo alla Yamaha

Il maiorchino festeggiò il suo quinto titolo iridato nel 2015, per poi continuare la sua esperienza professionale in Ducati e in Honda. Ai tempi la posizione dello spagnolo era piuttosto solida. La casa di Iwata aveva bisogno di unire le forze per frenare la cavalcata della Honda e di Marc Marquez. Quest’ultimo ha lasciato la casa di Tokyo un mese fa dopo 11 anni, sposando l’avventura nel team Gresini. Salterà in sella ad una Desmosedici GP-23 per affrontare altri 7 ducatisti.

Il duello tra Valentino Rossi e Jorge Lorenzo
Valentino Rossi e Jorge Lorenzo in sella alla Yamaha (Ansa) allaguida.it

Lorenzo, come Rossi, si è dedicato invece alle quattro ruote dopo il ritiro dal Motomondiale. In una intervista rilasciata a Motosan il maiorchino ha parlato delle sue battaglie iniziate nelle classi minori. L’educazione ricevuta è stata tosta. Suo padre è sempre stato pressante. “Ho avuto quasi sempre Valentino Rossi come teammate e ho vinto tre titoli. Dopo tanti anni nella stessa squadra con la stessa moto mi mancavano le motivazioni, avevo bisogno di nuovi stimoli. Mi sono alzato secondo la routine, senza molta voglia”, ha raccontato il cinque volte iridato.

La Yamaha non si è comportata molto bene con me nel 2015. Ha spinto di più per Valentino Rossi e a Valencia si è notato molto. Tra virgolette mi disprezzavano“, ha aggiunto Jorge Lorenzo. Il Dottore aveva lasciato un segno nella squadra giapponese anche per aver “tradito” la Honda e, a partire dal 2004, fatto la storia sulla M1.

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