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Mazda 2 usata del 2008: informazioni utili per l’acquisto dell’utilitaria giapponese [FOTO e VIDEO]

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Mazda 2 si dimostra una vettura ricercata quasi più da usata che da nuova, merito della sua convenienza visto il relativo prezzo basso con cui viene quotata seppur dotata di un buon equipaggiamento di serie già dagli allestimenti entry-level.
Rispetto alla prima serie, che sembrava quasi una piccola monovolume compatta, l’utilitaria giapponese sfoggia un look ben più accattivante, del tutto diverso, è più leggera e consuma molto meno grazie alle motorizzazioni di nuova concezione ed ad diverso rapporto potenza / peso.
Con la clientela italiana Mazda 2 non ha mai riscosso il successo tanto sperato, nemmeno ad oggi, forse in un prossimo futuro ossia quando entrerà nei listini il nuovo modello in partnership con Fiat, quindi con lo stesso pianale della prossima generazione di Punto, sempre che questo sia ufficiale.

Togliere un quintale dal peso di una vettura di piccole dimensioni non è un’operazione facile, soprattutto se si incide sui costi di produzione. Ferrari e Porsche, per esempio, soluzioni simili se le fanno pagare profumatamente. Per Mazda, invece, si è trattato di una scelta condizionata da una necessità concreta: quella di ridurre consumi ed emissioni di CO2 emesse nell’ambiente. Così, quando si è trattato di rinnovare la Mazda 2, la decisione di contenere anziché aumentare il peso, dimensioni e cilindrate, a differenza di quanto hanno fatto le Case concorrenti, è venuta di conseguenza.

La nuova generazione della piccola giapponese ha, già da questo modello del 2008, un telaio in acciaio ad alta resistenza, lamiere sottili, quattro comodi posti ed una linea simpatica. L’unica concessione visibile a questa “dieta” e al risparmio sta nelle plastiche interne, un po’ rigide, ma questa è ben poca cosa rispetto alla guidabilità, ai consumi ridotti e alle cinque stelle EuroNCAP.

Dal suo lancio ufficiale avvenuto alla fine del 2007 l’80,6% della clientela italiana ha preferito i motori alimentati a benzina, anche se dobbiamo ricordare che l’unico propulsore a gasolio in listino, il 1.4 da 68 cavalli, è stato introdotto quasi sei mesi dopo l’avvio della commercializzazione. Il 48.7% degli acquirenti si è indirizzato così sul 1.3 a benzina da 75 cavalli di potenza massima, mentre il 30.9% ha optato appunto per il diesel. Infine solamente in pochi hanno considerato il 1.5 da ben 103 cavalli di potenza, il più performante in gamma, quello che determinava tanta sportività a Mazda 2.

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La Mazda 2 piace soprattutto con la carrozzeria in configurazione a cinque porte per la maggior accessibilità a bordo ed il maggior comfort, tra le versioni disponibili era di spicco la Play che prevedeva nella dotazione di serie il climatizzatore manuale, radio con CD, specchi esterni ripiegabili, sedile posteriore frazionato, cerchi da 15 pollici e fendinebbia.
Per chi non si accontentava c’era l’allestimento Fun che includeva i cerchi in lega da 16 pollici di diametro, climatizzatore automatico, controllo elettronico della stabilità DSC e della trazione, il TCS oltre al cruise control: ben poche se non rare le vetture della stessa categoria a possedere questi elementi. In pochi infine hanno scelto l’allestimento entry-level chiamato Easy.

L’optional maggiormente richiesto era il climatizzatore manuale per la versione Easy appunto poiché non era previsto di serie, mentre chi sceglieva la Play richiedeva il controllo elettronico della stabilità, il DSC.

Non esisteva in listino una tonalità migliore dell’altra sostanzialmente. Il preferito è stato sempre il Metropolitan Gray (grigio metallizzato chiaro) e poi seguiva il Brilliant Black (nero) per passare poi al Sun Light Silver e l’Icy Blue (blu elettrico), chiudeva il verde pastello “acceso” denominato Spirited Green.

Simone Babetto

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Simone Babetto
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