Nissan ZEOD RC: l’ auto elettrica più veloce di sempre [FOTO]

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Non a caso una previsione di un prototipo con caratteristiche da record l’avevamo fatto noi di AllaGuida.it e si trattava di un’Alfa-Romeo ma era un pesce d’aprile. Ci accorgiamo ora che invece Nissan ha veramente fatto sul serio. In occasione dell’evento alla 24 Ore di Le Mans ha presentato in anteprima ufficiale un modello con peculiarità che lo fanno rendere il veicolo elettrico da competizione più veloce al mondo: si tratta di Nissan ZEOS RC e questo nome è un acronimo di Zero Emisson On Demand Racing Car. Il prototipo, perché al momento di questo si tratta, è stato concepito dal reparto di ricerca e sviluppo del marchio giapponese con attenti studi sui minimi dettagli.
Il debutto in veste ufficiale è previsto all’edizione 2014 della sfida della Sarthe. L’auto sarà presente nel “Garage 56” nella griglia di partenza, quello generalmente in esclusiva per i prototipi presenti.

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Per capire meglio il tutto è stato intervistato Ben Bowlby noto come l’ideatore e progettista del concept Nissan DeltaWing lo scorso 2012 e da poco nominato Director of Motorsport Innovation di Nissan.

JOURNALIST: Che cosa differenzia le tecnologie di propulsione elettrica di quest’auto dai modelli che Audi e Toyota presentano a Le Mans?

BOWLBY: Audi e Toyota studiano soluzioni puramente KERS; noi cerchiamo invece di applicare le tecnologie elettriche in modi completamente diversi. Collauderemo un paio di alternative: in un caso si potrà passare dall’alimentazione elettrica alla benzina premendo un pulsante.
Stiamo costruendo una piattaforma estremamente flessibile che ci darà la possibilità di collaudare diverse opzioni, anche nel corso della stessa giornata di prove.
Sperimentiamo e raccogliamo dati per trovare la soluzione elettrica più efficiente per competere in classe LM-P1 in futuro.
Per tutto il programma di test, collaboreremo con l’ACO per allineare le nuove tecnologie al regolamento di Le Mans.

JOURNALIST: Quali sono i parametri chiave per misurare le performance dell’auto ad alimentazione elettrica?

BOWLBY: Nissan ZEOD, esclusivamente con l’alimentazione elettrica, ha avuto a Le Mans tempi di giro inferiori alla Ferrari GT, al di sotto dei 4 minuti. È un record, anche se non esiste un registro ufficiale dei record per gli EV. È un risultato assolutamente esaltante. Ci fa capire a che punto siamo oggi con le batterie elettriche. Ma è solo una delle alternative possibili per portare l’elettrico a Le Mans. Stiamo portando avanti un intenso programma di sviluppo e nei prossimi dodici mesi i fan avranno modo di assistere ai collaudi delle diverse opzioni. Alcune idee funzioneranno, altre no, ma bisogna assumersi dei rischi… non solo copiare quello che fanno tutti. Intendiamo lanciare un nuovo programma per la categoria LM-P1 e prevediamo che sarà un successo. Si potrà correre con le auto elettriche, un giorno, a Le Mans? Non lo sappiamo ancora, ma di certo non lo scopriremo limitandoci a sognare. Nissan scende in pista per capire che cosa si può fare e in che modo.

JOURNALIST: Quali saranno gli sviluppi futuri delle batterie elettriche? Ci sono delle limitazioni legate all’uso con i motori elettrici?

BOWLBY: Le batterie continueranno a evolversi e migliorare di pari passo con i progressi tecnologici e con l’applicazione delle scoperte di laboratorio ai modelli prodotti in serie. Lo stesso accade con i motori endotermici, dove le innovazioni introdotte hanno straordinariamente potenziato le prestazioni delle unità piccole ed efficienti. Non ci sono limitazioni d’uso; l’importante è abbinare la tecnologia giusta all’uso per cui il veicolo o l’auto da corsa sono stati progettati.
Così come un motore diesel pensato per un 4×4 non va bene per una supermini o una monoposto, allo stesso modo una batteria 100% elettrica non è adatta a una gara di durata di 24 ore ad alta velocità. Ma non dimentichiamo che è invece molto adatta per un gran numero di automobilisti che di norma non guida giorno e notte a più di 300 km/h.
Stiamo mostrando un percorso possibile, che prevede l’impiego delle tecnologie esistenti in Nissan e delle batterie di Nissan. Nissan utilizza o sviluppa numerose tecnologie di alimentazione alternative ed è nella posizione migliore per scegliere la più adatta alle esigenze di un’auto o di un bolide da corsa.

JOURNALIST: Che cos’è il “Garage 56” dell’ACO? Vedendo il lavoro di Nissan, pensa che altre Case automobilistiche cominceranno a contendersi il famigerato box?

BOWLBY: Il 56° posto è stata una brillante intuizione dell’ACO e sta diventando una posizione molto ambita nella griglia di partenza. Prima di DeltaWing nel 2012 non era mai esistito nulla di simile, mentre ora abbiamo dato un’incredibile svolta innovativa.
Dal punto di vista dell’innovazione, l’automobile per molti versi non faceva più progressi. Poi, improvvisamente, le corse sono diventate il terreno di prova delle nuove tecnologie. Questo è anche il motivo per cui è nato l’automobilismo sportivo. L’ACO ha creato una straordinaria opportunità invitando automobili che esulano dai regolamenti di gara – e i costruttori l’hanno colta. Magari un giorno ci saranno dei posti riservati alle GT e ai prototipi innovativi, chissà. L’ACO ha saputo osare e ora questa scelta è già diventata parte della storia di Le Mans.
Il grande vantaggio di questo progetto è il fatto che Nissan e l’ACO vogliano utilizzare l’auto del 2014 come apripista per introdurre i motori elettrici in gara, schierando le auto elettriche nelle maggiori categorie contro le propulsioni tradizionali.

JOURNALIST: Sperate di ispirare progettisti, studenti di ingegneria e appassionati di corse?

BOWLBY: Penso che tutti siano interessati alle novità. Talvolta il cambiamento spaventa per via dei rischi che comporta, ma le cose nuove meritano sempre la nostra attenzione. Nissan ZEOD a Le Mans attirerà non solo i giovani, ma un pubblico di uomini e donne di ogni fascia di età. Sarà interessante anche per le generazioni più anziane, che possono guardare indietro e ripensare alle innovazioni del passato.
È un’auto dei nostri tempi. Stiamo facendo qualcosa di nuovo e di diverso e c’è una lunga storia alle spalle, non è un successo passeggero. È il futuro dell’automobile che si concretizza sotto i nostri occhi. Penso potrebbe ispirare le persone ad avvicinarsi all’agonismo sportivo. Sicuramente ha fatto conoscere al grande pubblico le tecnologie che si vedranno prossimamente nei saloni. Dimostrerà anche che l’automobilismo sportivo non significa correre in cerchio sull’asfalto, ma è un’importante vetrina delle tecnologie del futuro.

JOURNALIST: Non è facile modificare le convinzioni della gente sul tipo di alimentazione delle auto. Nissan ZEOD sarà una carta decisiva?

BOWLBY: Penso che per la giovane generazione, che noi chiamiamo “generazione iPod”, abituata a mettere in carica lo smartphone alla sera, non sia un problema pianificare la carica dell’auto per essere sicuri di avere abbastanza autonomia la mattina dopo.
Detto questo, non sappiamo quale sarà il futuro dei trasporti. Sappiamo che sulle nostre strade, nel mondo, non ci sono mai state tante auto come oggi. Sappiamo che l’energia consumata dai trasporti umani è al più alto livello di sempre. Di conseguenza, dobbiamo risolvere delle sfide dal punto di vista ambientale, economico e della sostenibilità. Il nostro lavoro di ingegneri è innovare e fare sì che i consumatori possano continuare ad acquistare il comfort, le performance e il piacere che un prodotto come l’automobile può offrire. Tutti noi stiamo cercando nuove strade e nuovi modi per soddisfare le esigenze delle persone.
L’auto elettrica come la conosciamo oggi sta diventando un veicolo sempre più interessante, con prestazioni sempre più perfezionate, come dimostrerà il nuovo prototipo da corsa. Tutte queste tecnologie sono pietre miliari sulla strada verso il futuro: nel nostro caso, verso le soluzioni di mobilità del futuro.

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JOURNALIST: Dal punto di vista delle performance, si può dire che le generazioni future guarderanno ai veicoli elettrici da corsa nello stesso in modo in cui noi ammiravamo i bolidi a benzina del passato?

BOWLBY: Penso che l’emozione di guidare un’auto da corsa debba trovare un corrispettivo nell’emozione di guidare una normale vettura stradale. Il traffico e il problema della sicurezza ci impediscono di guidare le nostre auto con il piacere che vorremmo. Ecco perché è estremamente importante trasferire parte delle emozioni che si provano in pista anche nell’esperienza quotidiana. Sì, vogliamo creare un’auto divertente da guidare e ritengo ci siano degli elementi che possiamo prendere dalla pista e innestare nelle future produzioni in serie per rendere i veicoli più esaltanti, più gratificanti e più coinvolgenti sulla strada. Questo è uno degli obiettivi principali di Nissan ZEOD.

JOURNALIST: Perché Nissan non sviluppa un’auto da corsa 100% elettrica come Nissan Leaf?

BOWLBY: Non ci stiamo allontanando dalla scelta dell’elettrico puro, che rappresenta un impegno molto forte per la nostra azienda – e continueremo a onorarlo. La domanda globale di EV è in aumento e abbiamo venduto oltre 65.000 Nissan Leaf dal via alla produzione a fine 2010.
Nel futuro della mobilità ci saranno numerose soluzioni alternative, tra cui ibridi, ottimizzatori dell’autonomia, celle a combustibile e veicoli alimentati da batterie elettriche. Collauderemo molte di queste tecnologie durante lo sviluppo di Nissan ZEOD RC.
Se ripercorriamo la storia dell’automobile, nessuna tecnologia ha mai dominato esclusivamente il settore, ma abbiamo avuto la compresenza di diesel e benzina, con fortune alterne a seconda del prezzo del carburante o delle politiche dei governi. Esistono diversi stili di guida, politiche governative e preferenze dei clienti a cui dobbiamo rispondere con una gamma di tecnologie diversificate, che Nissan è perfettamente in grado di fornire.

JOURNALIST: Questo veicolo usa il motore o la batteria di Nissan Leaf?

BOWLBY: Le tecnologie usate da ZEOD sono frutto di un enorme lavoro di ricerca e sviluppo che Nissan ha dedicato alla creazione di una propria batteria e di un proprio motore elettrico. Non si tratta esattamente delle stesse unità delle vetture stradali, perché i requisiti del sistema sono molto più gravosi rispetto alla guida su strada, ma la tecnologia di base è la medesima, sia per le batterie che per i motori e le trasmissioni delle classi LM-P1 e LM-P2: applicano le tecnologie e le lezioni apprese dalle vetture stradali, ma non sono identici.

JOURNALIST: Anche Leaf si doterà della tecnologia Zero Emission On Demand in futuro?

BOWLBY: Nissan Leaf è nata come veicolo 100% elettrico e questo ci ha permesso di sfruttare i vantaggi della propulsione elettrica, di avere un baricentro ottimale e un eccellente spazio interno. Le opzioni testate su pista riguardano da vicino anche i modelli stradali, ma non saranno usate per Leaf, che è e resta un EV “a tempo pieno”. Gli studi condotti da Nissan e da altri enti hanno dimostrato che le distanze medie percorse dagli automobilisti ogni giorno sono nettamente inferiori all’autonomia di 199 chilometri di Nissan Leaf.

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JOURNALIST: Le tecnologie messe a punto per Le Mans saranno trasferite ai modelli stradali?

BOWLBY: Queste tecnologie hanno enormi potenzialità applicative. In seguito renderemo noti i nostri piani anche per le vetture stradali.

JOURNALIST: Quale sarà il prossimo EV di Nissan?

BOWLBY: L’anno prossimo lanceremo il furgone e-NV200 100% elettrico, che aprirà un settore di mercato completamente nuovo per le emissioni zero. Abbiamo già collaudato dei prototipi di questa versione sulle strade di tutto il mondo con la collaborazione di partner del calibro di Coca-Cola e FedEx e i risultati sono stati fantastici. e-NV200 sarà prodotto a Barcellona, in Spagna, mentre le batterie saranno fabbricate nel nostro stabilimento inglese.

JOURNALIST: I dati di vendita degli EV, però, sembrano deludenti

BOWLBY: Nissan Leaf è l’auto elettrica più venduta in assoluto e le nostre vendite mondiali sono in risalita, quindi siamo molto ottimisti per il futuro. Se confrontiamo il numero di Toyota Prius vendute nei primi due anni e il numero di Nissan Leaf vendute finora, superiamo del 30% il dato della concorrenza nello stesso arco di tempo. Per avere un’idea più precisa, oggi Toyota produce un milione di veicoli ibridi l’anno. Abbiamo avuto ottimi riscontri di vendita in alcuni mesi del 2013 negli Stati Uniti; in Norvegia, in aprile, eravamo al secondo posto tra le auto più vendute, davanti a molte auto endotermiche di marche nazionali.

JOURNALIST: Qual è l’importanza di Nissan ZEOD per l’industria automobilistica odierna?

BOWLBY: Nissan ZEOD RC è straordinaria perché è un’auto elettrica capace di raggiungere velocità molto elevate, che ci aiuterà a perfezionare e definire le future esigenze dei consumatori. Uno dei sistemi attualmente in studio permetterà di viaggiare a emissioni zero “on demand”, come dice il nome stesso. In questo modo il conducente – o, nel nostro caso, il pilota sportivo – può decidere di sfruttare esclusivamente l’alimentazione elettrica o di innescare il motore endotermico a carburante liquido, e può recuperare l’energia in fase di frenata e riutilizzare questa energia in accelerazione. Ma questa è solo una delle opzioni di propulsione che testeremo nei prossimi dodici mesi per valutare l’alternativa più efficiente. Il nostro obiettivo è perfezionare l’efficienza, l’aerodinamica e gli pneumatici per dimostrare le enormi potenzialità delle auto elettriche nelle competizioni sportive, partendo dal circuito endurance più impegnativo del mondo, quello di Le Mans.

JOURNALIST: Può essere questo il futuro anche per i modelli stradali?

BOWLBY: Non penso ci sia una chiara road map per le auto stradali del futuro… Ci saranno persone interessate a soluzioni di trasporto innovative, che in determinate circostanze saranno obbligate a viaggiare a emissioni zero, e persone che cercheranno ancora la libertà offerta dai carburanti liquidi per percorrere lunghe distanze in poco tempo. Ecco perché testeremo varie opzioni di propulsione su quest’auto nei prossimi 12 mesi. Nissan ZEOD RC funziona con tecnologie ultramoderne ed è un prodotto completamente nuovo, esaltante, dinamico. Penso che questi elementi, insieme, costituiscano l’eccezionalità e la straordinaria importanza della vettura.

JOURNALIST: Qual è stato il contributo di Nissan al progetto?

BOWLBY: Nissan è un’azienda incredibilmente innovativa. Abbiamo occupato il 56° posto in griglia con DeltaWing a Le Mans e Nissan ha colto l’importanza di questa occasione e ha visto quali potevano essere gli sviluppi futuri. Con una mossa audace, ha deciso di tornare su questa pista con uno straordinario prototipo, che oltre alle novità tecniche come la carreggiata stretta e la bassa resistenza aerodinamica, anticipa gli orientamenti futuri del marchio per i modelli elettrici stradali. Abbiamo creato un’auto di rilevanza cruciale nella strategia di Nissan per i modelli stradali. Sarà conforme ai futuri limiti di legge sulle emissioni inquinanti, e persino alle emissioni zero in città, e avrà performance sbalorditive in quanto ad autonomia e potenza. Nissan ha colto una straordinaria opportunità per mettere in mostra le tecnologie del futuro alla corsa più celebre del mondo.

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JOURNALIST: Secondo l’opinione comune, però, le auto elettriche sono lente e hanno scarsa autonomia.

BOWLBY: Il grande merito dell’automobilismo sportivo è che cambia le opinioni della gente in merito alla tecnologia. Chiaramente Nissan va a Le Mans per dimostrare qualcosa. Dimostreremo che un veicolo alimentato da batterie elettriche può avere performance da brivido. L’uomo della strada penserà magari che la Ferrari GT sia il bolide più veloce, ma la nostra auto, sullo stesso circuito, nello stesso momento, mossa esclusivamente dall’energia elettrica, correrà più forte della Ferrari GT. Ritengo che questo sia un risultato straordinario, che ci dice molto sulle auto elettriche del prossimo futuro. Le nostre vite sono dominate dall’uso dell’elettricità ed è stata una vera sfida “imbrigliare” questa energia per alimentare delle automobili, su strada e su pista. Nissan ha avuto un ruolo pionieristico nel proporre gli EV al mercato di massa. Il passo successivo è stato trovare una nicchia per offrire performance esaltanti. Testeremo varie opzioni: emissioni zero, alimentazione tradizionale e una combinazione di entrambe.

JOURNALIST: Quali altre tecnologie testerete a bordo dell’auto?

BOWLBY: Stiamo sviluppando diverse idee che intendiamo collaudare su questo telaio, ma al momento non possiamo rivelare altri particolari. L’obiettivo del programma è individuare la tecnologia più idonea a costruire un prototipo di classe LM-P1. Collaboreremo con l’ACO per discutere delle future opportunità di “elettrificazione” del regolamento di Le Mans e lavoreremo per mettere a punto delle tecnologie adeguate.

JOURNALIST: In che modo Nissan si differenzia dalle altre Case automobilistiche in questa spinta innovativa?

BOWLBY: Nissan è stato il primo costruttore mondiale a produrre su larga scala un’auto totalmente elettrica. Questo testimonia il nostro impegno nel nome dell’innovazione e la nostra audacia. Abbiamo sfidato il mondo a guardare agli EV con occhi nuovi. La nostra azienda ritiene che la tecnologia applicata possa risolvere i problemi di mobilità delle persone. Non abbiamo paura di innovare. La “nuova Nissan” vuole realizzare prodotti più avanzati rispetto ai marchi rivali.

JOURNALIST: In che modo e in che tempi Nissan intende presentare al pubblico l’avanzamento del progetto nei prossimi dodici mesi?

BOWLBY: Chi occupa il 56° posto in griglia, in realtà, non è soggetto alle regole di gara… anche se io ritengo che in qualche modo lo siamo, perché Nissan vuole mettere alla prova le potenzialità della nuova auto. Ma di certo non gareggiamo secondo i criteri di tutti gli altri. Quindi è una meravigliosa opportunità di mostrare ai fan il risultato del nostro lavoro. Non abbiamo nulla da nascondere. Queste sono le opzioni tecnologiche che portiamo in pista e spieghiamo a tutti il perché delle nostre scelte e come sono fatti i componenti, invitando i fan a scoprire il cuore di ZEOD. Uno degli aspetti più affascinanti del 56° posto è di essere una vetrina per le nuove tecnologie e l’innovazione.

JOURNALIST: Esiste una “corsa alla luna” anche per quanto riguarda le tecnologie delle auto da gara?

BOWLBY: Quando vedi che tutti, intorno a te, hanno la tua stessa idea, capisci che stai lavorando a qualcosa di importante. E al momento vediamo che tutti investono nella propulsione elettrica. C’è l’esordio della Formula E, c’è Paul Drayson che produce un’auto elettrica da corsa… e ovviamente c’è Nissan con il nuovo prototipo a Le Mans nel 2014. L’attenzione che queste tecnologie ricevono è proporzionale alla loro importanza. Questa “corsa allo spazio”, per così dire, alimenta la passione e l’interesse del pubblico, dà risonanza alle notizie e cambia la percezione che le persone hanno delle auto elettriche.

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