Opel Astra BiTurbo CDTI: 195 CV per il nuovo motore bi-turbo diesel [FOTO e VIDEO]

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L’Opel Astra tira fuori gli artigli e lo fa con il nuovo motore da 2.0 litri CDTI con doppia sovralimentazione a gasolio, che ha debuttato in passato sulla sorella maggiore Opel Insignia. Denominata Opel Astra BiTurbo CDTI, questa nuova versione si distingue non solo per la massiccia dose di potenza offerta dal motore, ma anche per un allestimento, sia esterno che interno, specifico. Ma procediamo con ordine: iniziamo col descrivere il brillante motore bi-turbodiesel che viene montato sotto al cofano dell’Astra BiTurbo. Il motore è un quattro cilindri in linea diesel da 1.956 cc di cilindrata, che grazie alle due turbine può erogare una potenza massima di ben 195 cavalli ed una coppia di 400 Nm, l’80% dei quali è già disponibile già a 1.250 giri al minuto. Le due turbine, ciascuna dotata del proprio intercooler, sono di dimensioni diverse: una, la più piccola, funziona ai bassi giri; l’altra, la più grande, invece entra in funzione ad un numero di giri maggiore. Ad un numero di giri intermedio le due turbine funzionano contemporaneamente: la più grande pre-comprime l’aria per la compressione effettiva, affidata a quella più compatta.

Superati i 3.000 giri al minuto, invece, la turbina più piccola si disattiva e funziona solo quella più grande. Potente, ma allo stesso tempo efficiente la nuova Opel Astra 2.0 BiTurbo CDTI 195 CV, grazie anche al sistema Start&Stop: infatti la casa di Russelsheim dichiara un consumo medio di appena 5,1 litri di gasolio per fare 100 km (equivalenti ad una media chilometrica di 19,6 km/l), valore identico sia per la berlina che per la Sports Tourer station wagon. A dire il vero ci sembra un valore un po’ troppo ottimistico: questo è stato ottenuto solo nel ciclo di omologazione, su strada sicuramente farà peggio. Le emissioni di CO2 sono pari a 134 g/km, mentre la velocità massima è di 226 km/h per la berlina e di 222 km/h per la familiare. Per un comportamento su strada all’altezza delle prestazioni, gli ingegneri Opel hanno irrigidito ed abbassato l’assetto ed allo stesso tempo modificato le boccole delle sospensioni. Volendo come optional si può puntare sul telaio FlexRide, che permette la gestione elettronica dell’assetto secondo tre modalità di guida, Standard, Tour e Sport.

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BiTurbo, potente con stile

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Come accennavamo all’inizio, la versione BiTurbo CDTI si distingue dalle normali Opel Astra anche per l’allestimento. Tanto per cominciare l’auto è stata dotata di un paraurti anteriore specifico, che vanta una gestione delle prese d’aria inedita. Il listello orizzontale sulla mascherina è ora in tinta con la carrozzeria, mentre nel posteriore spiccano due terminali di scarico cromati, ai lati del paraurti, anch’esso ridisegnato. Completano il quadro estetico le cornici cromate attorno ai finestrini.

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Spostandoci all’interno, invece, si apprezzano i rivestimenti in colore nero ‘Jet Black’ con impunture in rosso ‘Magic Red’ a contrasto, sia sui sedili che su pannelli porta e sul pomello del cambio. In Italia debutterà tra qualche mese, ma sembra che da noi non verrà offerta con carrozzeria GTC, cosa che invece non accade nel resto dell’Europa. Prezzo ancora da definire.

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