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Consigli e Guide

Prestito auto, ci sono tanti rischi che nessuno conosce: le informazioni da sapere prima di accettare

Un amico vi ha chiesto di prestargli l’auto? Ecco cosa bisogna assolutamente sapere e perché non vanno sottovalutati i rischi.

Non capita con grande frequenza, ma può succedere di trovarsi davanti alla fatidica domanda. Mi presti l’auto? Che si tratti di un parente stretto o di una persona con cui si molto è in confidenza, è parecchio difficile rispondere di no. Il più delle volte, a denti stretti si è costretti ad accettare per evitare polemiche e dissidi.

I rischi di quando si presta un’auto (Canva) – Allaguda.it

Forse in tanti non lo sanno, ma dare le chiavi della propria vettura ad un’altra persona, anche se fidata, significa esporsi a rischi e conseguenze. Cosa fare per tutelarsi è quello che andremo a spiegare.

Prestare l’auto, tutto quello che bisogna sapere

Vi starete chiedendo, come mai sia così pericoloso quello che potrebbe essere visto come un atto di cortesia. Il primo fattore riguarda la responsabilità legale. Se chi è alla guida commette un’infrazione o è coinvolto in un sinistro, si potrebbe finire a dover pagare per lui.

Generalmente se chi sta conducendo il veicolo prestato ha ragione, il problema non si pone, in quanto l’assicurazione andrà a risarcire sia il proprietario, sia chi si trovava al volante se è rimasto ferito. Tuttavia, se dovesse essere reputato responsabile oggettivo ad avere la peggio sarà proprio colui che aveva mostrato buon cuore. Gli verrà ad esempio aumentata la classe di merito e a seconda del tipo di polizza sottoscritta, addirittura potrebbe ritrovarsi lui stesso a dover provvedere a risarcire il dovuto.

Cosa succede invece per le sanzioni? Qui la normativa è chiara e rimanda il pagamento al proprietario, pur non c’entrando nulla.  In questo frangente si spera nella correttezza del parente o dell’amico di turno che, senza batter ciglio dovrebbe farsi avanti per coprire l’importo. Eventualmente si potrebbe essere chiamati a corrispondere la somma in solido, con l’unica differenza che chi possiede la macchina rischia pure il fermo amministrativo.

Per ottenere il rimborso, il proprietario può comunque agire in giudizio contro il conducente. Vediamo cosa accade se è prevista la decurtazione dei punti sulla licenza. In questo caso l’intestatario avrà 60 giorni di tempo dalla ricevuta notifica, per segnalare chi era davvero il conducente, in modo da non aggravare ulteriormente la propria posizione rischiando una sanzione dai 282 ai 1.142 euro.

Incidente su un’auto in prestito, i rischi per il proprietario (Canva) -Allaguida.it

Quando la violazione commessa comporta il sequestro del mezzo c’è una buona notizia. Il possessore è salvo, mentre al conducente, spetta una multa maggiorata. Occhio, però. Se il “colpevole” è un minorenne, tutte le conseguenze sono a carico del genitore, a meno che questi non siano in grado di provare che l’automobile è stata utilizzata contro la loro volontà. Se poi con la vettura vengono compiuti dei reati, il responsabile è sempre colui che ha commesso il fatto.

In ultimo precisiamo un aspetto a cui non si bada mai. Prestare un’auto è come attivare un contratto di comodato. Dunque, in caso l’uso sia per un breve periodo non è necessario fare nulla, ma se è superiore ai trenta giorni, sarà necessario comunicarlo alla Motorizzazione, che, a sua volta lo annotterà sul libretto.  Ignorare questo passaggio significa incorrere in una multa da 705 euro, a cui si somma il ritiro della carta di circolazione.

Chiara Rainis

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Chiara Rainis