Il vice presidente della Ferrari, Piero, ha conservato una percentuale nella proprietà del Cavallino. Ecco la sua posizione economica da Paperon De’ Paperoni.
Con il termine “old money” si è sempre indicato il “denaro vecchio” e quindi quello ereditato dalle generazioni precedenti, a indicare cioè i rampolli delle famiglie “bene”, soprattutto americane ma anche europee e italiane. Chi più di Piero Ferrari può essere considerato un rampollo di buona famiglia?

Nel raccontarvi questa storia partiamo dalla fine: secondo la rivista Forbes il suo patrimonio personale si aggira sui 4,6 miliardi di euro. In sostanza è l’ottavo uomo più ricco d’Italia. Piero Ferrari deve tutta la sua fortuna al cognome illustra che porta? Assolutamente no. Piero si è occupato anche di altri motori, ricoprendo l’incarico di Presidente della Piaggio Aero Industries, dal 1998 al 2014. Dal 1998 al 2001 è stato Presidente della Commissione Sportiva Automobilistica Italiana. Si è meritato sul campo la laurea honoris causa in ingegneria aerospaziale dall’Università degli Studi di Napoli Federico II nel 2004.
La posizione economica di Piero Ferrari
Dopo la morte di Enzo, Piero e sua figlia Antonella chiesero al Presidente della Repubblica Francesco Cossiga di poter abbandonare il cognome “Lardi”, della madre, in quanto figlio di un rapporto extraconiugale del padre Enzo. Richiesta che gli fu accordata dal ministro di Grazia e Giustizia Giuliano Vassalli. Il provvedimento divenne operativo con la pubblicazione del D.P.R. 5 dicembre 1990. Ma facciamo un passo indietro: il Piero ragazzo, un giovane vispo, allegro, con la passione per i motori, ha iniziato a lavorare in una bottega che riparava bicilette e realizzò un velocipede, da ragazzino, con il quale si divertiva in strada.

In seguito si diplomò come perito industriale con specializzazione in meccanica nel 1964 ed entrò nell’azienda modenese. Dopo un periodo di apprendistato, il 13 settembre 1969 venne eletto nel consiglio di amministrazione della Ferrari. La sua carriera e il rapporto con il padre lo hanno segnato e formato per l’eredità legittima che gli è spettata. Ci piace immaginare la fotografia del Piero bambino mano nella mano con suo padre. Oggi quel bimbo è diventato un uomo anziano, ma la passione è rimasta immutata.