Test del palloncino, puoi non farlo in questi casi: quali sono le conseguenze

Quando si viene fermati dalle forze dell’ordine, può capitare che gli agenti chiedano di sottoporsi all’alcoltest: ecco in casi in cui è possibile evitarlo

La guida in stato di ebbrezza è sempre pericolosa sia per sé stessi, che per gli altri conducenti. Questo comportamento, infatti, rischia di causare danni enormi perché compromette le capacità di reazione di chi guida facendo aumentare in maniera significativa la percentuale di rischio incidente.

Alcoltest, è possibile rifiutare di farlo
Alcoltest, ecco quando si può rifiutare (Miguel Ángel Ramón da Pixabay – Allaguida.it)

 

Un comportamento che prevede sanzioni importanti per chi guida sotto effetto di alcol e che, con la nuova riforma del Codice della Strada, dovrebbe essere punito ancora più severamente. Proprio per rilevare gli automobilisti che guidano ubriachi le forze dell’ordine hanno in dotazione l’alcoltest, un macchinario che misura la percentuale di alcol nel sangue e rileva se l’automobilista è in grado di guidare o meno.

Quando si può rifiutare l’alcoltest

Durante un posto di blocco, infatti, può capitare che l’agente chieda di sottoporsi all’alcoltest per verificare se il tasso alcolemico nel sangue rientra nei parametri accettati dalla legge o meno. Se il conducente mostra segni evidenti di ebrezza, confusione o ha gli occhi lucidi, non può rifiutarsi di sottoporsi all’accertamento tramite etilometro. Questi segnali validi o sospetti giustificano un controllo più approfondito da parte delle forze dell’ordine.

Etilometro, quando si può rifiutare
Etilometro, ecco i motivi per cui rifiutare di farlo (Foto di Pexels energepic.com – Allaguida.it)

 

Tuttavia, qualora si trovi in uno stato sobrio e non presenti alcun segno di alterazione, il guidatore non è obbligato in alcun modo a sottoporsi al test dell’alcol. In altre parole, gli agenti possono proporre l’etilometro, ma non hanno il diritto di costringere il conducente, evitando così di cadere nell’abuso di potere, come specificato nell’articolo 393-bis del codice penale. Le forze di sicurezza non devono utilizzare la forza fisica per ottenere l’esecuzione del test, specialmente quando non ci sono elementi che indichino uno stato alterato. La Corte Suprema, infatti, ha recentemente incluso il concetto di “tenuità del fatto”, che rappresenta un fattore a cui il conducente può appellarsi nel caso in cui si rifiuti di sottoporsi all’accertamento, sempre che non ci siano validi motivi per richiederlo.

Le sanzioni per chi rifiuta l’alcoltest

Il guidatore, quindi, può rifiutare di sottoporsi all’alcoltest senza un valido motivo, ma solo in teoria. Questo perché, nel caso in cui il conducente dovesse rifiutare di sottoporsi alla prove dell’etilometro, è destinato a ricevere è la stessa di quella prevista per la guida in stato di ebbrezza sopra la soglia massima.

Le pene, è bene ricordarlo, si dividono in tre diverse fasce a seconda del tasso alcolemico previsto nel sangue. Se l’automobilista viene trovato con un tasso tra 0,5 e 0,8 g la sanzione sarà pari a una multa che va 532 a 2.127 euro e la sospensione della patente da 3 a 6 mesi. Se, invece, il livello è tra 0,8 e 1,5 g, la multa andrà da un minimo di 800 a un massimo di 3.200 euro con l’aggiunta dell’arresto fino a 6 mesi e la sospensione della patente da 6 mesi a 7 anni. Infine, l’ultima fascia, prevede una multa da 1.500 a 6.000 euro con arresto da sei mesi a un anno e sospensione della patente per uno o due anni, oltre al sequestro dell’auto se si superano gli 1,5 g di alcol per litro di sangue.

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