Women’s World Car of the Year: la parità passa anche per la guida

È stato scelto il 24 giugno per il Women’s World Car of the Year perché in questo giorno nel 2018 l’Arabia Saudita ha finalmente tolto il divieto alle donne di guidare. Una data simbolica che rappresenta la conquista di sempre maggiore libertà da parte della popolazione femminile di tutto il pianeta, storicamente e tradizionalmente non associato al mondo dell’auto.

Avere la patente e un’automobile significa libertà di spostamento e indipendenza, concetti non ancora del tutto assimilati in tutte le parti del mondo: se questa giornata può sembrare in un certo senso superflua in Europa, in altre zone del pianeta ha invece una valenza fondamentale.

Le donne sono un bacino d’utenza per le case automobilistiche davvero enorme, troppo spesso sottovalutato. Per esempio, secondo Forbes, negli Stati Uniti rappresentano il 62% degli utenti che acquistano veicoli nuovi: questo significa che il settore deve imparare a rivolgersi anche a loro, rendendo il proprio approccio più neutrale e trasversale, e non per forza “maschile”.

Women’s World Car of the Year: la giuria inteenazionale

Ma il Women’s World Car of the Year non è solo la giornata mondiale delle donne alla guida, ma è anche un’importante giuria internazionale composta da 50 giornaliste provenienti 40 paesi che da molti anni stabiliscono e premiano l’auto dell’anno, non la migliore pensata per il pubblico femminile, ma la migliore in generale secondo rigidi standard. 

Questa iniziativa è nata per far sentire la voce delle donne in un settore che le ha sempre poco incluse, se non escluse del tutto, come quello dell’automotive: oggi hanno un peso sempre più importante non solo come acquirenti ma anche come esperte del settore. La giuria poi ogni anno assegna il Woman of Worth Award, che premia le donne più valevoli del settore auto. Quest’anno è andato a Sabine Schmitz, la prima a vincere la 24 Ore del Nürburgring e pilota del BMW “Ring Taxi” sul circuito tedesco, scomparsa lo scorso marzo per un tumore.

Marta Garcia, presidente esecutivo di WWCOTY, in occasione di questa importante giornata ha voluto sottolineare  che l’acquisizione di sempre più potere e autodeterminazione da parte delle donne non può essere ignorato dal mondo dei mortori, che deve includerle sempre di più. 

La giornata internazionale delle donne alla guida – come si legge sul sito dell’iniziativa – è dunque un invito a riflettere sulla strada da percorrere. Ancora oggi, molte donne si sentono giudicate quando guidano e inoltre sono poco rappresentate nello sport automobilistico. Ecco perché questa celebrazione promossa dal Women’s World Car of the Year è necessaria, perché un futuro di mobilità sostenibile e di uguaglianza non sarebbe possibile senza il contributo delle donne.

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