Maserati GranTurismo MC Stradale anteriore

Alfa Romeo e Maserati: premium made in Italy all'attacco delle tedesche [FOTO]

Maserati GranTurismo MC Stradale anteriore

Era il 1986 quando, dopo una dura battaglia con la Ford, la Fiat riusciva ad acquisire il marchio Alfa Romeo. L’operazione fu spinta molto da Romano Prodi, il quale voleva mantenere italiana la casa del Biscione, al fine di cercare di non snaturarne l’immagine. Questa fu una decisione che segnò notevolmente il futuro della casa, fatto di alti, con modelli come l’Alfa Romeo 164 o l’Alfa Romeo 156, e di bassi, principalmente con l’Alfa Romeo 155. A più riprese, nel corso di questi ultimi 29 anni, si è parlato di rilancio, di volontà di ridare all’Alfa il lustro degli anni Sessanta e Settanta, ma senza mai riuscirci veramente.

Il caso Maserati

Maserati GranTurismo MC Stradale anteriore

Pochi anni dopo rispetto all’Alfa Romeo, un altro marchio storico dell’industria italiana, niente meno che Maserati, passa nelle mani del gruppo Fiat. Era il 1993, l’azienda di proprietà di De Tomaso, e versava in una situazione di declino, complice la scarsa affidabilità di alcuni modelli più recenti, che ne avevano notevolmente danneggiato l’immagine. Negli anni più recenti il Tridente ha riconquistato la sua fama passata grazie ad una serie di modelli riusciti e, specialmente negli ultimi anni, ci si è resi conto di poter ampliare i volumi di Maserati, portandola su numeri prima impensabili.

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Un futuro chiamato premium

Alfa Romeo 4C bianca

Le analisi di mercato indicano la preferenza dei clienti verso automobili sempre più esclusive, raffinate internamente ed inconfondibili in termini di design. Premium, per riassumerlo in una sola parola. L’esempio più lampante è stata la Fiat 500, la prima citycar premium sul mercato, che ha letteralmente spopolato, dando vita ad un vero e proprio segmento che prima non esisteva. Le auto “generaliste” sono destinate a veder ridurre le vendite ed è così che FCA, ben intuendo la situazione, ha deciso di investire molto sul premium made in Italy. Basta osservare le vendite ed i margini di guadagno di case come Audi, BMW o Mercedes per rendersi conto di quante potenzialità abbia il settore delle vetture di lusso. Nel 2014 la BMW, ad esempio, ha venduto 1.811.719 vetture, escludendo i volumi di Mini, segnando un +9,5% rispetto all’anno precedente. E teniamo presente che, se su di una Volkswagen il guadagno medio su ogni vettura è di circa 700 euro, su di una Porsche la cifra raggiunge i 12.000 euro circa, tanto per dare un’idea.

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Il futuro di Maserati

Maserati Quattroporte frontale

Giocando sapientemente e sfruttando l’immagine e la storia dei suoi due marchi, Alfa Romeo e Maserati, FCA vuole tentare l’attacco alle tedesche. Il Tridente è una casa che gode di una fama che pochi altre case sanno vantare. Un passato di auto di lusso, sportive ed esclusive non è un bagaglio culturale da poco ed è per questo che l’azienda modenese andrà a rivaleggiare, niente meno, che con la Porsche. Il riposizionamento ed ampliamento della casa è già iniziato nel 2013, quando sono state presentate le nuove Maserati Ghibli e Maserati Quattroporte: la prima destinata a rivaleggiare con Audi A6, BMW Serie 5 e Mercedes Classe E; la seconda ha, invece, nel mirino Audi A8, BMW Serie 7, Mercedes Classe S, ma, soprattutto, la Porsche Panamera. Forti di un’estetica aggressiva e tipicamente italiana, ma anche di un livello qualitativo mai raggiunto prima, stanno già raccogliendo ottimi risultati e si dimostrano una prima scommessa vinta.

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I nuovi modelli Maserati

Maserati Levante Concept

Se si vuole competere con la Porsche anche in termini di volumi di vendita, non si può non avere un SUV nel listino della Maserati. Molti di voi sapranno che la Maserati Levante è un’auto che ha fatto molto parlar di sè ultimamente e che è attesa sul mercato per il 2016. La rivale della Porsche Cayenne sarà assemblata a Mirafiori e nascerà dalla piattaforma della Ghibli. I motori? Ci saranno i benzina 3.0 litri V6 biturbo da 430 CV e 3.8 litri V8 da 530 cavalli, così come il 3.0 V6 turbodiesel da 250 o 275 cavalli. Il prezzo di partenza dovrebbe aggirarsi attorno ai 70.000 euro.
In programma c’è anche la Maserati Alfieri, che prenderà spunto dall’omonimo concept per quanto riguarda il design, e che dovrebbe avere nel mirino addirittura la Porsche 911. Un modello che potrebbe avvicinare la casa a raggiungere il fatidico traguardo delle 75.000 vetture prodotte all’anno. Attesa tra la fine del 2016 e l’inizio del 2017, monterà motori V6 e V8, e sarà una vera e propria auto da sogno. Nel frattempo la GranTurismo sarà destinata alla pensione, mentre la sua sostituta è attesa per il 2018, anche se si conoscono solo pochi dettagli in merito.

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Il futuro di Alfa Romeo

Alfa Romeo Giulia 2015 rendering

Un tempo l’Alfa Romeo era superiore a BMW, oggi la situazione è decisamente cambiata. Ma a detta di Reid Bigland, CEO Alfa Romeo USA, la nuova berlina “sarà meglio di BMW e Mercedes”. Stiamo parlando dell’auto che fino ad oggi conosciamo come Giulia, ma della quale non si sa ancora quale sia il nome definitivo. Un’auto che riporta il Biscione a giocare ad armi pari con le suddette BMW e Mercedes, grazie ad un nuovo pianale a trazione posteriore, a nuovi motori con potenze fino a circa 500 cavalli, ad uno stile tutto nuovo e ad un livello qualitativo ancora superiore. L’Alfa Giulia si vuole insinuare come rivale delle best sellers BMW Serie 3 e Mercedes Classe C, ma, più in generale, vuole urlare al mondo il ritorno della casa di Arese tra i principali costruttori premium sullo scenario globale.

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I nuovi modelli Alfa Romeo

Alfa Romeo 6C rendering

Per rivaleggiare con l’Elica e con la Stella, l’azienda ha molto lavoro da fare, specialmente per ampliare la propria gamma in modo da renderla quanto meno paragonabile a quelle dei competitors diretti. L’obiettivo di Alfa Romeo è quello di arrivare a produrre 400.000 vetture all’anno entro il 2018, forte anche del ritorno sul mercato USA, nel quale la neonata Alfa 4C sta già riscuotendo successi notevoli. Sarà, poi nel 2016, la volta del SUV di segmento D, che ha nel mirino Audi Q5, BMW X3 e Mercedes GLK e che sfrutterà pianale e motori della Giulia. Di qui al 2018 arriveranno anche un SUV di segmento E (rivale di BMW X5, Audi Q7 e Mercedes GLE), una berlina di segmento E (rivale di Audi A6, BMW Serie 5 e Mercedes Classe E), la sostituta della Giulietta a trazione posteriore (rivale di Audi A3, BMW Serie 1 e Mercedes Classe A) ed altro ancora. Lo stabilimento dedicato all’Alfa Romeo sarà quello di Cassino, per rimarcare l'”italianità” dei modelli e far leva proprio sulla componente emotiva e passionale per distinguersi rispetto alle tedesche.

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