Un regalo di pensionamento “ritardato”, così può intendersi l’abbinata Aston Martin Vulcan-Avro Vulcan. Quattro ruote per sfrecciare su terra la prima, ali a delta composito e motori a reazione per volare in cielo il secondo, bombardiere storico impiegato fino al 1984 come aerocisterna, dopo aver negli anni precedenti assolto ruoli militari durante la guerra fredda e quella nelle Falkland, successivamente al lancio nel 1952. In totale ne sono stati realizzati 136 nelle varie specifiche, ben più dei 24 pezzi di Aston Martin Vulcan, con la quale l’Avro si è ritrovato nello Yorkshire, all’Elvington Airfield. Nello specifico, a solcare i cieli è stato l’ultimo esemplare ancora in grado di volare, dopodiché verrà relegato a pezzo di storia dell’aviazione inglese, finendo alla Vulcan Aviation Academy.
La presentazione
Sarà una bella compagnia, quando si ritroveranno tutte in pista. Ferrari FXX K e McLaren P1 GTR dovranno vedersela anche con la Aston Martin Vulcan, estrema hypercar sviluppata esclusivamente per l’impiego sui circuiti e accreditata come la più potente Aston di sempre.
Solo 24 esemplari
Verrà realizzata in tiratura limitatissima, 24 esemplari appena, sui quali verrà adottato un programma come quello già pensato da Ferrari e McLaren per i loro clienti. Parlando della scheda tecnica, poi, la Vulcan – il cui nome dovrebbe essere un riferimento al jet da combattimento della Royal Air Force – monterà il motore V12 aspirato da 7 litri già visto altri modelli della casa e capace (in quella configurazione) di una potenza massima di 800 cavalli. Un po’ “pochi” per pensare di rivaleggiare con FXX K e P1 GTR. Il comparto trasmissione è affidato ad un cambio sequenziale Xtrac a 6 marce.
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La tecnica
Da segnalare la presenza di freni della Brembo, carboceramici, con dischi dal diametro di 380 e 360 millimetri, rispettivamente davanti e dietro. L’auto può contare sull’aderenza offerta da pneumatici Michelin da competizione, misura 345/40 R19. Il telaio monoscocca è in fibra di carbonio, così come la carrozzeria, e nasconde sofisticate sospensioni push-rod, con ammortizzatori e barre antirollio regolabili, grazie al sistema Multimatic – Dynamic Suspension Spool Valve. Come era prevedibile, al guidatore viene anche lasciata la completa libertà di gestire tutta l’elettronica, dall’ABS al controllo di stabilità.
Ai 24 clienti saranno riservate sessioni di guida al simulatore, insieme agli eventi specifici in pista, per mettere alla frusta la loro Aston Martin Vulcan.
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