Mercato auto: gennaio in rosso, -14% immatricolazioni

Il mercato delle auto nel nostro Paese riparte con segno negativo. Il ministero dei Trasporti ha comunicato che la Motorizzazione a gennaio 2021 ha immatricolato 134.001 autovetture. Rispetto a gennaio 2020, la flessione è stata del 14,03%. Nello stesso periodo, un anno fa, sono state immatricolate oltre 155mila auto.

In calo anche i trasferimenti di proprietà di auto usate

Sempre a gennaio 2021, secondo quanto riportato, sono 259.244 i trasferimenti di proprietà di auto usate registrati in Italia. Il calo, in questo caso, è stato del 23,47%. A gennaio 2020, infatti, i trasferimenti registrati sono stati oltre 338mila.

Per quanto riguarda invece il mese di dicembre 2020, sono 119.563 le immatricolazioni e 276.665 i trasferimenti di proprietà di auto usate.

Sempre parlando di passaggi di proprietà, rispetto a dicembre 2019 c’è stata una variazione del 13,76%, con 320.799 passaggi registrati.

Nel mese di gennaio 2021, il volume globale delle vendite con 393.325 ha interessato il 65,92% delle auto usate e il 34,08% delle auto nuove.

Andamento positivo nel 2021 rispetto all’anno appena concluso

Secondo l’Unrae, associazione delle case automobilisti estere, saranno 1.550.00 le immatricolazioni di auto nel 2020. Sarà registrato, secondo quanto stimato, un -19% rispetto al 2019.

Michele Crisi, presidente dell’Unrae, ha spiegato che ci sarà comunque un “andamento positivo” pari al +12% rispetto all’anno appena trascorso. L’andamento, però, va letto “ in relazione al trend pre pandemia: parliamo ancora di un pesante calo del 19% rispetto ai livelli del 2019 e non è certamente una stima prudenziale”.

Crisi ha inoltre aggiunto che: “I programmi del Pnrr rappresentano un’occasione storica per l’Italia, fondamentali per il decollo della mobilità verde e il rilancio del settore automotive. Questi, con benefici per l’ambiente e la stabilità occupazione e il bilancio dello stato”.

E ha continuato: “In questo quadro, il nostro settore può giocare un ruolo centrale per il riavvio dell’economia”. Questo, secondo Crisi, attraverso “tre pilastri strategici”: “corretto supporto allo sviluppo della mobilità green, rispettando la neutralità tecnologica. La realizzazione di infrastrutture di rifornimento per i veicoli di nuova generazione. Infine, una maggiore competitività delle aziende italiane, allineando la fiscalità delle imprese che si avvalgono di auto aziendali a quella dei principali Paesi europei, riducendo il gap competitivo di cui soffrono”.

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