Mobilità, come il Covid-19 ha cambiato le abitudini degli italiani

L’epidemia di Covid-19 ha senza dubbio cambiato diversi aspetti non solo della vita comune, ma soprattutto ha costretto gli italiani a rivedere il proprio concetto di mobilità. A misurare bisogni, paure e abitudini post Covid è il secondo Osservatorio Mobilità e Sicurezza di Continental, lungo rapporto che insieme a Euromedia Research ha fotografato il vissuto, le percezioni, le aspettative degli utenti della strada e le loro ricadute sulla mobilità in generale.

La mobilità ai tempi del Covid-19, l’auto rimane il mezzo preferito

L’indagine si è concentrata sul tema della mobilità e di come i cittadini italiani siano stati costretti a mutare le proprie abitudini per rispondere alle nuove esigenze dettate dall’epidemia. La paura del contagio incide inevitabilmente sulla mobilità rendendo l’automobile il mezzo scelto dagli italiani: oltre un italiano su due sceglie di spostarsi in auto perché la ritiene il mezzo più sicuro con cui muoversi (66,6%), un dato significativo che registra una crescita del 22,5% rispetto all’anno precedente.Le automobili, infatti, sono percepite oggi nel contesto pandemico come sinonimo di prudenza e responsabilità. Le persone che hanno modificato maggiormente le proprie abitudini sono gli over 65, ovvero i più esposti ai gravi pericoli del virus, con un conseguente calo della percentuale di chi usa i mezzi pubblici (22,5%) mentre biciclette e monopattini non incontrano il favore del pubblico visto che solo il 3,4% li indica come mezzo di trasporto scelto.

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Una mobilità rivista, quindi, che porta l’auto in primo piano e che è contraddistinta dalla paura: il 39,2% degli intervistati lo ha fatto per paura dei mezzi pubblici, l’11,4% per la paura dell’affollamento dei treni, il 10% per la paura di uscire di casa. Inoltre gli italiani non prevedono di tornare alle abitudini pre-Covid in tempi brevi: infatti, l’83,2% degli intervistati dichiara che almeno per l’autunno e l’inverno manterrà le nuove abitudini mentre il 70% si spinge oltre e dichiara che le manterrà anche quando si raggiungeranno zero contagi e arriverà il vaccino.

Gli italiani chiedono auto ecologiche e incentivi maggiori

Particolarmente sentito, poi, è il tema della sostenibilità e dell’ecologia: Un intervistato su tre (32,8%) si dichiara disponibile ad acquistare un nuovo veicolo: il 20,5%, potendo scegliere, acquisterebbe un’auto ad alimentazione ibrido benzina (preferita dagli over 65), il 19,5% si orienterebbe sull’elettrico (in particolare la fascia 25-44 anni), il 17,8% vorrebbe un’auto ad alimentazione ibrido plug-in, mentre il 15,2% manterrebbe la propria scelta sul benzina. Quasi la totalità, ossia il 78,7% dei cittadini italiani chiede poi una sostenibilità vera che rispetti l’ambiente, i cui protagonisti siano autoveicoli sicuri ed ecologicamente puliti. La mobilità richiesta a gran voce dai cittadini non è, quindi, fatta di monopattini elettrici, monoruota o biciclette, richiesta solo dal 15,4%.

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A frenare questa voglia di mobilità sostenibile, però, è soprattutto l’aspetto economico (32,6%) o la non esigenza di cambiare l’auto poiché ritenuta relativamente nuova e senza problemi (31,4%). Solo il 10,7% dichiara, invece, di non essere interessato poiché ha appena cambiato il proprio veicolo. Il 6,6% riconduce la propria non disponibilità a cambiare automobile all’assenza di adeguati incentivi seguiti da un 5,7% che parla di incertezza del futuro lavorativo. Lo scenario cambia radicalmente, però, davanti all’ipotesi di poter usufruire di incentivi per l’acquisto di nuovi autoveicoli ecologici: in presenza di incentivi il 64,5% dei cittadini intervistati si dichiara disponibile a prendere in considerazione l’ipotesi di cambiare auto.

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