Monopattini elettrici, Salvini propone nuovi limiti e stop alla vendita

La nuova versione del Codice della Strada, alla quale sta lavorando il vicepremier e ministro dei Trasporti Matteo Salvini, potrebbe contenere una stretta sulle norme che regolano la circolazione dei monopattini, finiti nell’occhio del ciclone per il numero di incidenti che si sono registrati.

Salvini annuncia una stretta sui monopattini

Nelle intenzioni del vicepremier, infatti, ci sarebbe la volontà di vietare la vendita ai mezzi che superano i 20 km/h oltre ad altre modifiche come, ad esempio, l’uso del casco, l’immatricolazione o l’utilizzo di una targa: “Stiamo lavorando perché alcuni mezzi a due ruote come i monopattini, che troppo spesso sfrecciano senza regole, raggiungendo anche velocità elevate e pericolose, non possano più essere venduti e acquistati“, ha ammesso lo stesso Salvini.

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Foto Instagram | Profilo ufficiale @freenow.it

“Il limite di 20 km/h a cui viaggiano i monopattini a noleggio, dovrà essere il massimo di velocità oltre il quale non si possano più vendere o acquistare. Sono in corso anche approfondimenti sui temi del casco, dell’immatricolazione e della targa. La sicurezza viene prima del business”, ha continuato, sottolineando la volontà di mettere un freno alla vendita dei monopattini elettrici che consentono di andare oltre i 20 km/h di velocità.

Il caso di Parigi

I monopattini elettrici non sono finiti nel mirino solo in Italia. In Francia, a Parigi, i nuovi mezzi a due ruote, simbolo del nuovo concetto di mobilità sostenibile, saranno sottoposti a un referendum con gli abitanti chiamati a decidere se proibire o meno l’utilizzo dei monopattini elettrici a noleggio.

Parigi, infatti, dispone di circa 15mila monopattini e, secondo i detrattori di questi nuovi mezzi, chi li utilizza non rispetta a sufficienza le regole della strada, spesso sfidando i divieti di guidare sui marciapiedi o di parcheggiare in maniera ordinata, tanto che addirittura c’è chi li abbandona nei parchi o li getta nella Senna.

Dovesse vincere il fronte del no, Parigi diventerebbe un’eccezione tra le grandi città, ma non è da escludere, in quel caso, che altre grande metropoli possano prendere esempio dalla capitale francese. L’alternativa, suggerita dagli stessi operatori, a novembre scorso avevano suggerito una serie di miglioramenti, tra cui dotare i monopattini di targhe che consentirebbero di rintracciare più facilmente gli utenti che passano con il semaforo rosso o che viaggiano in coppia sui veicoli per una sola persona, entrambe violazioni comuni.

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