Peugeot 205 e 205 GTI: tante versioni per tutti i gusti [FOTO e VIDEO]

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La Peugeot 205 venne commercializzata dal 1983 fino al 1999 e costruita a Sochaux in Francia in sostituzione della Peugeot 104. Sostanzialmente si tratta di una vettura di segmento B che verrà poi sostituita dopo la sua onorata carriera dalla Peugeot 206.
Le versioni aumentarono con il corso del suo successo tanto che vennero costruite le cabrio e veicoli commerciali appunto con questa meccanica. Si può sicuramente parlare di un successo viste le vendite arrivate a 5.278.300 esemplari in tutta Europa.
Parlare della Peugeot 205 GTI poi è sempre un piacere sia per gli appassionati del marchio sia per chi adora le sportive che primeggiavano diversi anni fa. Si tratta di una vettura leggerissima in questo caso, che pesa poco più di 800 chilogrammi con sotto al cofano motori prestazionali come il 1.900 centimetri cubi 8V da ben 130 cavalli a 4.500 giri al minuto.

Il debutto della Peugeot 205

Inizialmente si pensò che come nome, essendo l’erede della 104, questa dovesse chiamarsi, per rigor di logica, 105 ma non fu così. La commercializzazione della 205 avvenne dal 24 febbraio del 1983 e da subito si fece notare per la propria agilità, per un design ben riuscito e per una dotazione quasi al top nel suo segmento.

Il Design e gli interni

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Il successo di vendite iniziò da subito appunto per quella linea ben riuscita e gradevole specialmente per un pubblico femminile. La clientela maschile la conquistò specialmente in un secondo momento ossia quando debuttarono le versioni sportive. La 205 segnò un nuovo percorso stilistico intrapreso da Peugeot poiché i modelli che vennero poi si avvicinarono per i nuovi canoni, un family feeling di successo quindi.
La Peugeot 205 si caratterizzò per i gruppi ottici anteriori trapezoidali che andavano in controtendenza con quelli posteriori di forma quadrata. La calandra poi era costituita dai listelli orizzontali ed in tinta con la carrozzeria (disponibile quest’ultima solamente a cinque porte inizialmente) ed inclinata per conferire maggior dinamicità ed “aiutare” in un certo senso l’aerodinamica.
Una volta accomodati all’interno ci si trovava innanzi ad una plancia “semplice” e composta da un incavo orizzontale che si prestava essere un vano portaoggetti. Sin dalle versioni entry-level della 205, si poteva avere il tachimetro, il contachilometri completo, l’indicatore del livello del carburante, la spia della riserva, quella dell’olio, quella dell’acqua, quella poi del freno a mano ed infine la spia che segnalava la mancata carica della batteria. Veniva meno quindi il contagiri disponibile però solamente per le versioni più ricche del listino. Non si rimaneva certo delusi dalla buona accessibilità e dall’altrettanto buon comfort di bordo per una vettura di quest’epoca.

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La meccanica e le motorizzazioni

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Stando poi alla parte meccanica della 205 c’è da dire che le novità riguardavano le sospensioni corredate da supporti elastici utili ad assorbire le asperità del manto stradale e per diminuire la rumorosità percepita dai passeggeri. L’avantreno era a ruote indipendenti con schema MacPherson, mentre il retrotreno era a bracci longitudinali e barre di torsione. L’intero impianto frenante prevedeva freni a disco davanti e freni a tamburo dietro.
Le motorizzazioni previste in listino facevano fede a quelle della precedente Peugeot 104 ed erano un 954 di cilindrata da 45 cavalli, un 1124 da 50 cavalli, un 1360 declinato nelle potenze di 60 e 80 cavalli.

Cinque allestimenti e dotazioni al top

Come dicevamo in precedenza, non si rimaneva certo delusi dalle dotazioni della 205. Cinque erano gli allestimenti previsti per la prima serie: il base, la GL, GR, SR e GT.

L’allestimento base era disponibile solamente per il 954cc e prevedeva di serie il tergicristallo a due velocità, il lavavetri elettrico, le luci di retromarcia, i fari anteriori regolabili su due posizioni, il pavimento rivestito in moquette, le cinture di sicurezza anteriori e posteriori, il portacenere in corrispondenza dei posti anteriori e l’impianto di ventilazione oltre che la predisposizione per l’autoradio.
Si passa poi al GL disponibile per il 1.0 e 1.1 che, oltre alle dotazioni del base, prevedeva anche il lunotto termico, il retrovisore interno con regolazione antiabbagliamento, i sedili rivestiti in tessuto, l’accendisigari e vani portaoggetti in più.
Il medio allestimento era il GR per le motorizzazioni 1.1 e 1.4 da 60 cavalli e integrava il contachilometri parziale, oltre a quello totale, l’orologio analogico, il tergilunotto, lavavetri, il retronebbia, il portacenere per passeggeri posteriori, le maniglie di sostegno anteriori ed il vano bagagli con tappetino.
Si prosegue poi con l’SR per le 1.4 da 60 cavalli che integrava moltissimi optional di serie quali i sedili rivestiti in velluto, il tergicristallo con funzione intermittente, i fari allo iodio, il reostato per la regolazione dell’illuminazione del cruscotto, i retrovisori esterni regolabili dall’interno, la predisposizione impianto stereo con casse anteriori e posteriori e maniglie di sostegno posteriori.
Si termina poi con l’allestimento al top di gamma: il GT per le 205 dotate del 1.4 da 80 cavalli. Questo prevedeva anche un orologio digitale a cristalli liquidi, il contagiri, lo spoiler posteriore e una decorazione laterale adesiva.

Nuove versioni dopo il successo

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Dopo il grande successo ottenuto con la 205 negli allestimenti sovracitati, il 1984 fu l’anno di nuove sorprese come nuove varianti e motorizzazioni: parliamo infatti della 205 GTI della quale parleremo a lungo successivamente, oltre che della 1.6 XU5 da 105 cavalli. Si prosegue con l’introduzione dell’estrema sportiva 205 Turbo 16 per i rally dotata di un 1.8 sovralimentato da ben 600 cavalli per le più potenti. Per esser omologata nel Campionato Mondiale Rally Gruppo B, Peugeot dovette realizzarne 200 esemplari stradali dotati di una potenza di 200 cavalli.
Nuovi allestimenti pronti al debutto, ben sei: la XE, XL, XR, XT, XLD e XRD. Nel 1984 la gamma si ampliò ulteriormente con l’introduzione di un motore 1.8 da 60 cavalli alimentato a gasolio e vennero introdotte le nuove versioni GLD, GRD ed SRD. L’anno successivo la 205 venne proposta al pubblico in allestimento van: la XA col 1.1 da 50 cavalli e la XAD col 1.8 diesel da 80 cavalli.

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Siamo all’inizio del 1986 quando al Salone di Ginevra ci fu una novità interessantissima come la presentazione della 205 CT, cioè nella configurazione Cabrio: una era disponibile col 1.4 ed una col 1.6 da 115 cavalli.
Nello stesso anno venne introdotta anche la versione Automatic dotata di un cambio automatico a 4 rapporti spinta dal 1.6 XU5 da 80 cavalli.

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1987: il primo restyling

Nel 1987 vi fu un leggero aggiornamento per la 205 che interessò sia gli esterni che gli interni. Molto maggiormente venne toccata la meccanica specialmente per i motori 1.0, 1.1 e 1.4. A questi ultimi vennero incrementati cinque cavalli.
Venne introdotto in listino l’allestimento Junior con il motore da 45 cavalli. Fuori la nuova 205 si caratterizzava per i nuovi copricerchi e ben poco altro, mentre dentro ci furono nuovi rivestimenti per i sedili e per i pannelli porta. Ridisegnati anche il cruscotto e l’intera plancia.
Nel 1988 arrivò una nuova versione sportiva: la 205 Rallye dotata di un motore da 1.3 litri da 103 cavalli di potenza massima.
Il 10 luglio 1989 la produzione della 205 raggiunse i tre milioni di esemplari prodotti.

1990: il secondo restyling

All’esordio degli anni ’90 la 205 è pronta a subire nuovamente un ringiovanimento considerevole rispetto al precedente: si tratta quindi della seconda serie. Questa nuova 205 si riconosceva per le plastiche bianche delle frecce, per il nuovo design delle plastiche dei fanali posteriori. Tale restyling, inoltre, fu anche il giusto pretesto per lanciare sul mercato la 205 DTurbo, la prima con un motore diesel sovralimentato e dotato di turbocompressore che fece arrivare la potenza a 78 cavalli.
Passa solo un anno da questo restyling che entra in scena la Peugeot 106, non è la sostituta della 205 ma un nuovo modello che sicuramente sarebbe piaciuto più di quest’ultima. Non passarono quindi in un secondo momento le serie speciali pronte a mandare in fase di pensionamento la 205 come ad esempio la Color Line dotata del 1.1 e del 1.8 diesel nelle configurazioni a tre e a cinque porte. Subentrò poi l’allestimento Gentry col 1.9 da 105 cavalli disponibile anche col cambio automatico a quattro rapporti.
Siamo al 1992 quando la 205 CTI venne equipaggiata anch’essa del 1.9 da 105 cavalli, entrò poi in gamma la 205 Junior con motore diesel: il 1.8 da 60 cavalli.

La fine di un’onorata carriera

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Dal momento in cui entrarono in vigore le normative che prevedevano l’adozione del catalizzatore e dell’alimentazione ad iniezione elettronica, le motorizzazioni della 205 furono costrette a subire degli aggiornamenti con aumenti o decrementi di potenza. Il 1.0 da 45 cavalli aumentò fino a 50 cavalli, il 1.6 dell’Automatic, della GT e XS aumentò di 9 cavalli (fino a 89 quindi), il 1.9 da 105 diminuì di 3 cavalli come il 1.9 montato sulla GTI passò da 130 a 122 cavalli. Infine il 1.8 diesel aspirato scese di un cavallo soltanto, quindi diventò di 59.
Nuovo l’allestimento pronto al debutto: il Color Line per le 1.1 e 1.8 diesel, sparirono le GTI 1.6 e la Rallye. L’anno successivo ancora tagli in listino: la 1.4, tranne la cabrio, venne sostituita dalla 205 Style, allestimento disponibile anche col 1.8 diesel sia aspirato che sovralimentato. Nel ’94 la Cabriolet CJ venne ribattezzata Cabriolet, venne meno la versione 1.0 con l’arrivo della serie Sacré Numéro, uno per motorizzazione.
Dal 1998 invece iniziò la produzione della Peugeot 206, la sua erede che quindi pose fine alla sua rinomata carriera.

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Il primo impatto

Fu il 1° marzo del 1984 la data ufficiale del suo esordio e lo fece in grande stile al Salone di Ginevra ed era pronta a fronteggiare la Volkswagen Golf GTI, all’epoca leader di quel segmento: quello delle berline compatte sportive.
Gli studi per questo modello iniziarono però molto prima, addirittura nel 1978 e la prerogativa della dirigenza del marchio del Leone era quello di incentivare ancor più le vendite della 205 che già stava facendo bene nel mercato sia interno che in quelli europei. Fu così che l’ispirazione portò ad una variante sportiva ed il progetto venne chiamato in codice M24.
Il primo impatto che la 205 GTI fece alla stampa accorsa come di consueto alla kermesse di Ginevra è stato quello di aver di fronte una vettura agile, scattante e allo stesso tempo maneggevole.

Rivalità con la Renault 5 GT Turbo

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Rimanendo sempre in Francia, la sua terra d’origine, e più precisamente Sochaux il suo luogo di assemblaggio, non possiamo che citare la Renault 5 GT Turbo come sua prima rivale assoluta che montava un 1.4 turbo da 115 cavalli nella prima versione (Phase 1) e da 120 per la seconda (Phase 2).

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Le dimensioni

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Le dimensioni sono appunto quelle di una utilitaria compatta. Ha una lunghezza di 370 centimetri per una larghezza di 157 cenimetri ed un’altezza di 135. L’interasse è di 242 centimetri ed il peso a vuoto è di “appena” 875 chili.

La meccanica

Stando alla parte puramente meccanica della 205 GTI, c’è da dire che il telaio era un monoscocca realizzato in acciaio completamente galvanizzata, il coefficiente aerodinamico era di 0.34 ed i vetri erano in tinta bronzo. Circa le trasmissioni per queste versioni GTI, invece, si tratta di un cinque marce con sincronizzatori. La frizione è monodisco da 200 millimetri a secco con molla a diaframma e comandata tramite cavo.
Le sospensioni anteriori sono di tipo McPherson indipendenti a molle elicoidali, bracci inferiori e barra antirollio, mentre quelle posteriori sono di tipo a sospensioni indipendenti collegate tramite tubo con bracci oscillanti, con ammortizzatori obliqui, barre di torsione e barra antirollio coassiale al tubo.

Il design

La vettura di per sé era disegnata dalla matita di Pininfarina e la sua linea era sicuramente gradevole a primo impatto e coinvolgeva. Non si trattava sicuramente di novità esclusive per Peugeot ma senza dubbio era in una chiave più moderna ed aggressiva rispetto alla 104 della quale ne prende il posto. E’ il prezzo quello che sicuramente ne ha decretato il successo assoluto della 205 GTI poiché considerato basso rispetto all’agguerrita concorrenza.

Il motore della prima serie

La prima 205 GTI presentata era equipaggiata di un motore da 1.6 litri di cilindrata con una potenza massima di 105 cavalli, superata in un secondo momento dall’estrema 205 Turbo 16, si trattava di un “mostro” studiato appositamente per le competizioni rally, dotato di motore centrale 4 cilindri da 1.8 litri, 4 valvole per cilindro,sovralimentato abbinato a trazione integrale forte di una potenza massima da 350 cavalli nella Evo1 e addirittura 600 cavalli per la Evo2.
Queste due sopracitate versioni di 205 sono una sorta di anteprima assoluta per quella che sarà poi la 205 nella configurazione a tre porte che ha fatto il suo debutto nel 1984.

1986: debutta il 1.6 da 115 CV

All’esordio dell’anno 1986, sempre al Salone di Ginevra venne svelata la Peugeot 205 GTI dotata di un 1.6 da 115 cavalli che in un primo momento andrà ad accompagnare il già presente 105 cavalli ma poi lo sostituirà. Questo incremento di potenza è dovuto dalle valvole di più ampio diametro ed anche da particolari regolazioni della distribuzione.

Novembre 1986: debutta il 1.9 da 130 CV

Siamo sempre nel 1986, più precisamente nel mese di novembre quando è pronta ad entrare in listino una nuova motorizzazione della sportiva GTI: si tratta di un vigoroso 1.9 da 130 cavalli di potenza, il quale ne dota la vettura di freni a disco posteriormente, cerchi in lega da 15 pollici in gommatura 185/55. Rinforzi poi anche per i cuscinetti dei mozzi delle ruote e per gli ammortizzatori.
Le destinazioni di questi modelli sono sicuramente per il pubblico più giovane, quello che intraprende la strada di una vettura sportiva e prestazionale tanto su strada quanto su pista pur ben badando ai costi di manutenzione molto bassi all’epoca.

Nasce la 1.4 XS

Passò appena un mese dall’arrivo della GTI 1.9 appena descritta che fu pronta al debutto la versione XS 1.4 che sostituì la prima GTI, quella cioè col 1.6 da 105 cavalli.

1989: debutta la GTI Plus

Siamo giunti al 1989: l’anno in cui apparve al pubblico una nuova variante della gamma GTI, si tratta della GTI Plus: un modello in edizione limitata ordinabile solamente nella colorazione denominata “Verde Sorrento”. L’equipaggiamento di serie prevedeva l’aria condizionata ed i sedili rivestiti in pelle, un prestigio per l’epoca in una vettura sportiva.

1990: restyling per il debutto della seconda serie

Siamo agli inizi degli anni ’90 quando i vertici del marchio francese decidono in un restyling per la 205. Sostanzialmente si prevedeva lanciare una seconda serie che si differenziava dalla prima per le frecce anteriori, non più arancioni ma bianche, i fari posteriori con plastiche dal nuovo disegno che non includevano più le luci di retromarcia; queste ultime infatti le troviamo in una luce unica collocata al di sotto del paraurti posteriore. In aggiunta anche lo specchietto retrovisore destro di serie ed alcuni altri aggiornamenti anche per gli interni.
Le sportive GTI, quelle cioè che stiamo trattando in questo articolo, sia le 1.6 che le 1.9, prendevano le distanze dalle altre facendosi riconoscere per i passaruota posteriori di forma tonda e non di poco schiacciati nella parte superficiale.

Dal momento in cui anche le Peugeot 205 GTI devono adeguarsi all’adozione del catalizzatore, le 1.9 ora perdono ben 8 cavalli arrivando quindi a 122.

Peugeot 106 non manda subito in pensionamento la 205

Successivamente a questo avvenimento, inizia il declino della gamma 205 proprio dal momento in cui Peugeot lancia sul mercato la nuova 106, una vettura di dimensioni ridotte, un design più aggiornato. Fu così che gli ingegneri francesi, non volendo pensionare 205, pensarono di porre dei rimedi nei listini ed il modello così proseguì la sua onorata carriera fino al 1995 in Europa, ma proseguì ancora per tre anni in Francia ossia fino a quando non fu pronta al debutto la nuova Peugeot 206.

Club Storico Peugeot Italia

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Alla scorsa edizione di Auto e Moto d’Epoca svoltasi come di consuetudine a Padova, era presente anche il Club Storico Peugeot Italia. Allo stand spiccavano le 205 GTI 1.9, una 205 Turbo 16 e la nuova 208 in una veste ancora sconosciuta: una colorazione grigio chiara opaca, molto raffinata nel suo genere e sportiva allo stesso tempo.

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