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Consigli e Guide

Frizione: 3 cose da sapere per usarla al meglio


La frizione è uno dei meccanismi essenziali del cambio delle auto. Bisogna sapere come funziona ed usarla al meglio per utilizzare bene la propria autovettura e sfruttare al meglio il motore. Senza di essa è praticamente impossibile guidare, partire e regolare la velocità della vettura. È impossibile ripartire in salita, per esempio, oppure cambiare una marcia. La frizione, dunque, è un elemento essenziale di tutta l’unità motrice ed un suo malfunzionamento può far causare anche degli incidenti stradali, in quanto non permette il controllo delle cambiate. La frizione è costituita da:
 

• Volano: rende fluido il movimento dell’albero motore;
• Disco: ha il compito di assorbire gli strappi del cambio;
• Spingidisco: tiene ben compresso tutto il meccanismo
A prima vista, la frizione sembra essere un congegno abbastanza semplice, eppure è un concentrato di tecnologia meccanica.
 

COSE DA SAPERE
Prima di dare qualche consiglio per un corretto utilizzo, è bene sapere nel dettaglio le singole parti della frizione:
• Il volano: è un disco di acciaio che accumula energia cinetica, prodotta dall’avanzamento del motore nella fasi di scoppio (fase attiva) e la restituisce durante l’aspirazione e lo scarico (fase passiva). Il volano rende il movimento estremamente fluido, con un equilibrio di tutto il sistema propulsivo.
• Il disco: è formato da una serie di lamine in acciaio e da un materiale ad alto coefficiente di attrito. Oggigiorno, un disco frizione può percorrere anche 200.000 km di strada. Quattro molle, poste al centro, hanno il compito di assorbire tutti gli strappi della cambiata e dell’accelerazione.
• Lo spingidisco: nella parte interna ha una molla a diaframma che spinge verso il disco-frizione, sostenendolo. Nei motori più moderni, gli spingidisco sono diventati di importanza vitale, per la stessa sopravvivenza del disco, pena lo slittamento. La bulloneria dev’essere ben serrata e calcolata da sopportare tanti kg di spinta.
 

COME USARLA
Premendo il pedale, un cuscinetto scorre in avanti, sul cambio, poi comprime la molla a diaframma e il disco della frizione è libero e non unisce più spingidisco e volano. Si cambia marcia e la molla a pressa nuovamente il disco sul volano, accoppiandosi col cambio. Un tempo, si “bruciava” la frizione. Oggi non è più così. Il problema era che il cuscinetto entrava in contatto con la molla e coloro che guidavano col piede sulla frizione consumavano il fretta lo stesso cuscinetto. Oggi, tutte le frizioni sono autoregistranti: la leva della frizione regola, da sola, la sua corsa. È buona abitudine, però, non starci sopra col piede, durante la marcia.

Ottavio Polito

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Ottavio Polito