La seconda generazione della Mini Countryman è una crossover basata sulla nuova Clubman, con protezioni sottoscocca e barre sul tetto di serie. Le dimensioni rispetto alla passata edizione la fanno salire di categoria, in più con i suoi 4,30 metri di lunghezza è la Mini più lunga di sempre. La crossover inglese offre una maggiore vocazione ai percorsi in fuoristrada leggero o in montagna, grazie alla discreta altezza da terra (16,5 cm) che è superiore a tutto il resto della gamma. Anche per la Mini Countryman va in pensione il tachimetro situato al centro della plancia, il suo posto è stato preso dal sistema di infotainment “Mini Connected” con schermo da 6,5 oppure 8,8”. Molto capiente il bagagliaio, di serie l’utile divano posteriore scorrevole che, a seconda del posizionamento, fa variare la capacità minima da 450 a 566 litri. Guardando la scheda tecnica, i motori della nuova Mini Countryman per quanto riguarda i benzina sono il 1.5 da 102 oppure 136 cv ed il 2.0 da 192 o 231 cv, mentre diesel troviamo il 1.5 da 116 cv ed il 2.0 che eroga 150 o 190 cv. Conclude la gamma l’ibrida “Plug In” basata sul 1.5 a benzina: la potenza combinata è di 224 cv con il motore elettrico che spinge le ruote posteriori, rendendola di fatto una trazione integrale. Anche le altre versioni possono avere la trazione integrale ALL4 4×4 in luogo di quella anteriore, ad eccezione dei motori d’accesso benzina e diesel, mentre per la “John Cooper Works” le quattro ruote motrici sono di serie. Il cambio è un manuale a sei rapporti optional l’automatico a sei (solo ibrida) oppure ad otto rapporti. Il prezzo della Mini Countryman parte da quasi 25.000 euro.
Versione consigliata
Purtroppo nessuna versione è idonea ai neopatentati (al contrario della precedente generazione), mentre a parità di motore è la Mini più costosa di tutto il listino . Con la ragione una 1.5 diesel da 116 cv può bastare, fra i pacchetti a disposizione il costoso “Jungle Line” ha una buona dotazione (e ci mancherebbe) che comprende clima automatico bi-zona, cruise control, sensori di parcheggio anteriori e posteriori, cerchi in lega da 17”, infotainment da 6,5”, fari e fendinebbia a led nonché il kit estetico “ALL4” cioè lo stesso look delle versioni a trazione integrale. Come per tutte le Mini anche qui sono disponibili i kit estetici “John Cooper Works” sia per gli esterni che per gli interni. Fra le versioni con quattro ruote motrici, la 2.0 diesel da 190 cv ha di serie il cambio automatico mentre l’ibrida promette di andare ad aria, ma il consumo omologato è inverosimile; di certo si perde il divano scorrevole ed un po’ di volume nel bagagliaio per far spazio alle batterie. Il più interessante tra gli allestimenti nel rapporto qualità prezzo è il Cooper D.PRO
- Spazio: risulta adatta anche per una famiglia con relativi bagagli.
- Gamma: ampia la scelta fra motori, trasmissioni e tipo di trazione.
- Finiture: la qualità costruttiva della Coutryman è da vera premium.
CONTRO
- Prezzo: è decisamente salato, in più la dotazione è da integrare.
- Colori: soltanto uno è in omaggio, tutti gli altri si pagano a parte.
- Fuoristrada: anche con la trazione integrale è meglio non esagerare.
SCHEDA TECNICA
I dati tecnici e le caratteristiche
MOTORI
Cambio | manuale, automatico |
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Trazione | anteriore, integrale |
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Coppia Massima | 180/1.400 - 400/1.750 rpm |
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CONSUMI E EMISSIONI
Consumo urbano | 2,3 - 9,4/100 km |
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Consumo extraurbano | 2,0 - 6,2/100 km |
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Consumo medio | 2,1 - 2,1/100 km |
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DIMENSIONI E MISURE
Tipo di carrozzeria | Suv |
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Lunghezza | 4.299 mm |
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Passo | 2.670 mm |
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Larghezza con specchietti | 2.005 mm |
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