BMW Serie 1 Urban 2.0 184 CV, prova su strada della berlina tedesca [FOTO]

Prima tra i modelli della casa tedesca previsti per quest’anno, la versione 2012 della BMW Serie 1 è rimasta inalterata come linea laterale, anche se la coda è meno secca, mentre è stata rivista nella parte anteriore e posteriore, dove spiccano degli inserti bianco ghiaccio che si abbinano ai cerchioni da 16 pollici della medesima tinta. Rispetto alla versione precedente disegnata da Chris Bangle sul muso sono state modificati i fari resi più grandi e luminosi e la maschera della presa d’aria frontale, mettendo più vicine tra loro le griglie e facendo quasi sparire la parte nera del radiatore (a meno che non si guardi la vettura perfettamente dal davanti) per un più solare bianco ghiaccio.

Interni

Finito di osservare l’esterno passiamo alla ben più interessante parte interna, che già prima di accomodarsi accoglie il proprietario inondando tutto l’abitacolo di una luce blu derivata dai led posizionati in punti strategici, sicuramente non un’optional indispensabile, ma l’effetto è veramente bello e i commenti di chi salirà in macchina come passeggero saranno sicuramente positivi e fonte di soddisfazione. Siamo dentro. Sul volante non c’è molto da dire, rifiniture in pelle e fattura di pregio stile BMW, a portata del pollice destro avremo i comandi per rispondere al telefono e per regolare il volume, mentre sulla parte sinistra quelli per attivare la velocità di crociera, forse a qualcuno potrà sembrare un po’ troppo duro nello sterzo ma dopo un po’ ci si fa l’abitudine e si scoprirà che in questo modo il controllo sull’auto è sensibilmente migliore. I sedili sono comodi e gradevoli gli inserti di alluminio, lo spazio per i passeggeri dietro è stato reso molto più comodo e agevole rispetto a prima, adesso ci si riesce a stare decentemente anche in tre (ricordiamo che è una cinque porte), una volta regolato il sedile in una posizione comoda attraverso i comandi elettrici posizionati alla sinistra del sedile siamo pronti ad impugnare il cambio.

Motore e prestazioni

Lo Steptronic a 8 marce (€ 2.200) nella modalità automatica è dolce nella guida ‘da passeggio’ o da ‘coda da città’, quanto veloce e performante quando si schiaccia il pedale con decisione, i rapporti sono corti e prendono tutto quello che i 184 CV e la trazione posteriore possono dare insieme. Una delle più belle scoperte è stato quando passando in modalità manuale abbiamo appreso che contrariamente a quello che accade in altre vetture si sale di marcia tirando la leva indietro e si scala spingendola in avanti. Come sempre dovrebbe essere visto che quando si è in accelerazione il corpo (e così la mano) viene spinto all’indietro aiutandoci a salire di marcia mentre quando si frena viene portato in avanti accompagnando la scalata. Sempre rimanendo sulle performance, a sinistra del cambio si trova il selettore che imposta 4 diversi setup del motore, dall’aggressivo Sport che sfrutta al massimo l’erogazione della coppia, al più tranquillo Confort Eco Pro, dove oltre al motore viene gestito anche il climatizzatore e l’impianto elettrico, in modo da consumare il meno possibile a livello complessivo. Sui comandi al volante sono posizionate due aree di comando, a sinistra quella per il Cruise Control e a destra quella dedicata a regolazione volume, telefono e comandi vocali.

Dotazione di bordo

Uno dei punti di forza della nuova BMW Serie 1 è senza dubbio una nutrita dotazione di caratteristiche multimediali, prima tra tutte il grande schermo ultrapiatto da 8” che fa bella mostra di sé al centro della plancia comandi che visualizza tutte le operazioni di bordo. Tutto il sistema è gestito dall’ormai arcinoto joggle posizionato alla destra del freno a mano e facilmente raggiungibile dal braccio anche se appoggiato al bracciolo, oltre che dalla ‘rotella’ è composto da ulteriori pulsanti che accedono direttamente alla sezione a loro dedicata, in ogni caso è possibile gestire tutto utilizzando unicamente il joggle centrale. Lo schermo piatto è l’indiscusso protagonista di tutto il sistema per svariati motivi, primo tra tutti la possibilità di dividerlo in due sezioni che agiscono in maniera completamente indipendente. È infatti possibile avere nella parte principale la sezione dedicata alla musica (CD, radio o USB) e in quella laterale il navigatore e viceversa, oppure utilizzare entrambe per il navigatore importando la parte principale per la visuale in soggettiva e l’altra dedicarla a quella a ‘volo d’uccello’ per vedere in anticipo come si snoderà il percorso. Utilissima la possibilità di regolare in tempo reale su entrambi gli schermi la distanza mostrata, variabile da 50 metri a 2 km. Selezionando la modalità interattiva ci si può spostare liberamente sulla mappa utilizzando il joggle, in modo da verificare il percorso che si sta per intraprendere o vedere cosa c’è nei dintorni della meta. Se si ha necessità di individuare qualche POI ci si può affidare all’ormai insostituibile Google, basta inserire quello che stiamo cercando tramite joggle (lo stesso metodo per inserire l’indirizzo nel navigatore) ed on screen comparirà tutto quello che ci circonda nelle vicinanze. Oltre a questo il computer di bordo ci comunica alcuni dati sul tragitto percorso da A a B, come ora di partenza, durata del viaggio, chilometri percorsi, consumo e velocità media tenuta. Sulla Serie 1 è anche possibile effettuare alcune regolazioni riguardanti il sistema di ventilazione e quello di illuminazione, andando persino a settare quanto devono stare accese le luci di accoglienza quando si apre la macchina. A livello di sicurezza è presente l’avviso di collisione, a cui possiamo chiedere di allertarci con largo anticipo oppure all’ultimo momento in caso di pericolo di collisione con un veicolo che ci precede, ma è sul parcheggio che la Serie 1 è davvero forte. Non appena si inserisce la retromarcia la telecamera montata sul posteriore (€ 1.200) entra in funzione e trasmette le immagini sul display, la distanza è ben riprodotta ed in caso di vetro appannato risulta veramente utile. Contemporaneamente entrano in funzione i sensori di parcheggio che tengono conto della distanza sia davanti che dietro e visualizzano tutto sul display attraverso una grafica posizionata di fianco a quello che mostra la telecamera. Utilissimo il fatto di poter attivare i sensori di distanza in qualsiasi momento, utilissimo se si procede a bassa velocità in parcheggi particolarmente selvaggi dove una sicurezza in più è decisamente gradita, anche se c’è un piccolo ritardo di un mezzo secondo nell’aggiornamento della vicinanza a livello di sensori. Sulla BMW Serie 1 non esiste il libretto d’istruzioni, almeno non in versione cartacea, anche qui saremo costretti ad interagire con l’amato flat screen, selezionando l’apposita voce all’interno di innumerevoli menu e sottomenu che rispondono a qualsiasi quesito o dubbio possibile e immaginabile, con tanto di grafica che mostra con precisione ogni passaggio e angolo remoto della vettura. Viene spontaneo chiedersi come risolvere un problema se per un motivo lo schermo non dovesse funzionare o la macchina non dovesse accendersi, ma riteniamo che una versione in PDF sia scaricabile dal sito della casa tedesca.

Il Runflat: una sicurezza

In qualsiasi momento è possibile controllare lo status della vettura senza neanche spostarsi dal sedile, basta accedere all’apposito menu ed in pochi secondi avremo il check di olio, pastiglie e liquido freni, pressione delle gomme ed essere avvertiti di eventuali forature. A propositi di forature, sulla Serie 1 come in tutte le BMW e Mini è possibile montare il treno di gomme Runflat, delle speciali gomme che si avvalgono di una struttura autoportante denominata Self Supporting che in pratica significa che possono sostenere da sole il peso del veicolo ed essere efficienti anche in caso di pressione interna inesistente. Ma funzionano veramente? Eccome! Durante il periodo di prova ci siamo ritrovati con le gomme anteriori completamente tagliate per cui siamo stati costretti ad andare in sede BMW per farcele cambiare. Tutto il tragitto erano circa una ventina di chilometri, ma ce li siamo fatti tranquillamente ad una velocità di crociera di 50 Km/h, la macchina ovviamente non aveva la stabilità standard, però all’officina ci siamo arrivati senza il minimo problema, per cui anche in caso di situazioni disperate come bucare lontani da casa o di notte si può essere certi che anche se non velocemente a casa o in un albergo ci si arriva. Certo non costano poco, circa 700 euro.

Raffaele Gomiero

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