Allaguida di Kia e-Niro, la prova su strada del crossover coreano

Kia e-Niro è un nome già altisonante nel panorama delle auto elettriche. Presentata alla stampa nel 2019 ora il crossover 100% elettrico è ordinabile presso la rete dei concessionari Kia e rappresenta l’ambasciatore della casa coreana nel mondo delle auto eco-friendly essendo disponibile in configurazione ibrida, ibrida plug-in e full electric. Quest’ultima con due varianti: una con pacco batteria da 39 kWh e una con 64 kWh. Un crossover con un’impostazione di design decisamente di appeal impreziosito da caratteri di stile sulla versione a zero emissioni, evidenziati dai profili in colorazione blu electric, proprio a darne un tocco di esclusività. Stilemi ripresi anche negli interni dove la Kia e-Niro nell’allestimento Evolution (disponibile solo per la versione da 64 kWh), ovvero quello da noi provato, giova della presenza di sedili in pelle oltre ad un mood lamps con 6 colorazioni.

Introduzione sul mercato di e-Niro fondamentale per Kia, la quale dal il via, insieme al lancio di e-Soul al “Plan S“, ovvero l’ambizioso piano di evoluzione del brand Kia che prevede l’introduzione di 11 modelli a emissioni zero entro la fine del 2025 con l’obiettivo di raggiungere una quota del 6,6% nel mercato globale dei veicoli elettrificati.

Ma vediamo nel dettaglio come ci siamo trovati con la Kia e-Niro testata nella versione con batteria ai polimeri di litio da 64 kWh nell’allestimento top di gamma Evolution.

I punti forti di Kia e-Niro

La grinta del frontale di Kia e-Niro con gli stilemi blu elettrico

Iconica e fuori dagli schemi Kia e-Niro sancisce la naturale evoluzione di uno dei modelli più innovativi lanciati da Kia negli ultimi anni. La più performante è la batteria ad alta capacità da 64 kWh agli ioni di litio capace, nel ciclo combinato WLTP, di un’autonomia di oltre 450 chilometri. Il modello equipaggiato con il pacco batteria da 64 kWh adotta un motore da 150 kW (204 CV), con una coppia di 395 Nm, che consente di accelerare da 0 a 100 km/h in soli 7,8 secondi. Velocità massima 167 Km/h. Questo è sicuramente il primo punto di forza per il crossover coreano. La spinta è estremamente potente tanto da sembrare un jet durante un decollo. Anche per sonorità.

Gli splendidi interni della Kia e-Niro

L’abitacolo è accogliente è regala una sensazione da auto premium. Le finiture sono molto curate, piace moltissimo il display touchscreen a scorrimento da 10,25″ incorporato nel cruscotto e tanti sono gli spazi a disposizione per gli oggetti della vita quotidiana. La posizione di guida è confortevole e la visibilità è ampia. Volante in pelle riscaldabile con strumentazioni in dotazione semplici e intuitive, come il controllo del computer di bordo, visibile nell’accattivante display da 8” il quale fornisce tutte le principali informazioni per la guida elettrica.

Parlando di volante presenti le palette (paddles) per inserire la frenata rigenerativa con tre livelli di impatto sulla ricarica della batteria. Così definibili.

0 – il motore non oppone alcuna resistenza quindi se sollevate il piede dall’acceleratore la macchina continua ad andare per forza di inerzia.
1 – il motore oppone un po’ di resistenza e si percepisce poco la frenata. Hyundai consiglia di impostare sempre a 1 per una guida tranquilla. Il recupero dell’energia non è molto.
2 – il motore oppone una discreta resistenza e aiuta sicuramente a frenare, non inchiodare, sollevando il pedale dall’acceleratore. Il recupero dell’energia comincia ad essere interessante.
3 – il motore oppone la massima resistenza e se state correndo e sollevate all’improvviso il piede dall’acceleratore, è quasi un’inchiodata. Il recupero dell’energia è molto alto.

Al posto del cambio come per la cugina Hyundai Kona Electric presente la rotella che aziona le direzioni di marcia e il parking. Oltre al tasto presente per l’inserimento del freno di stazionamento, che ora è elettronico.

Altro punto di forza della Kia e-Niro sono le dotazioni tecnologiche a favore della guida. Climatizzatore automatico a prescindere che con il caldo rovente di agosto ci ha dato una grossa mano (veloce nel raffreddare e facile da usare) si trovano tre modalità di guida, Eco, Comfort e Sport, dove la Eco è chiaramente quella che aiuta maggiormente l’autonomia. Abbiamo poi il sistema di assistenza alla frenata d’emergenza con riconoscimento perdoni e ciclisti e il sistema di avviso e correzione superamento della carreggiata. Con l’allestimento Evolution si hanno in più il sistema di monitoraggio dell’angolo cieco, il sistema di monitoraggio di veicoli in avvicinamento durante la retromarcia e il sistema di riconoscimento dei limiti di velocità.

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Parlando di tecnologia legata al comfort presente sul sedile anteriore lato guidatore il supporto lombare regolabile elettronicamente in 2 direzioni e lo stesso regolabile in 8 direzioni con memory system. Sedili riscaldabili sia nella parte anteriore che per il divano posteriore.

Cosa non ci ha convinto

Kia e-Niro con batteria da 64 kWh pesa quasi 1.800 Kg (circa 100 Kg in più rispetto ad esempio alla cugina Kona Electric, qui il nostro confronto). E si sentono sia sui dislivelli dell’asfalto e sui dossi dove risulta molto rigida. Nessun effetto rollio. Non bisogna dimenticare che la batteria è alloggiata esattamente sotto il pavimento del pianale e quindi il peso va ad influire sull’assetto dell’auto. Inoltre il consumo da noi registrato è stato leggermente più alto rispetto a quello dichiarato di 15,9 kWh su 100 Km. Come da foto 19,9 kWh su 100 Km.

Il computer di bordo di Kia e-Niro sul display digitale da 8″

E gli effetti si sono fatti registrare sull’autonomia che per noi ha raggiunto su percorso misto circa 400 Km. Un po’ al di sotto dei 455 dichiarati. Bisogna anche sottolineare quanto l’utilizzo costante del climatizzatore possa aver inciso. Del resto la batteria fornisce energia ad ogni strumento elettrico dell’auto.

Per ottenere un risultato migliore abbiamo quindi sfruttato la modalità Eco con frenata rigenerativa impostata a livello 3 in maniera costante. Su Kia e-Niro la frenata rigenerativa può anche essere lasciata in modalità “auto”. E’ quindi il sistema elettronico a decidere in base al tracciato e alla tipologia di andatura quale livello di frenata indotta adottare. Obiettivo 450 km raggiunto. Sempre viaggiando in città. Giusto dirlo.

Altra questione i tempi di ricarica. In una colonnina e-Station con una potenza di 10,2 kWh per caricare da 0 a 100 si richiedono 7 ore. Con un cavo più potente probabilmente questi tempi si possono abbattere. Sebbene ricordiamo “comandi” alla fine sempre la potenza della colonnina di ricarica.

Conclusioni e prezzo

Su strada, la Kia e-Niro si fa apprezzare soprattutto per il comfort e rappresenta per estetica e spaziosità nell’abitacolo una delle future protagoniste nel mercato delle auto elettriche. Non da poco l’autonomia di 450 km (fondamentale) e i sistemi di aiuto alla guida presenti, davvero tanti. Sulla versione Evolution c’è anche il plus dell’impianto audio JBL con 8 altoparlanti e amplificatore. Ci piace dare sempre questo dettaglio per gli amanti della musica. E questo impianto suona alla grande. Bisogna migliorare sui tempi di ricarica. Ma questa è situazione generale e parametro che incide molto sul “decollare” dei veicoli elettrici.

Altro plus, unico ed esclusivo di Kia, la strategia 7+7+7 per il lancio commerciale della gamma elettrica. Uguale 7 anni di garanzia a Km illimitati, 7 anni di manutenzione programmata e 7 anni di servizi UVO connect. Si dormono davvero così sonni tranquilli.

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Il prezzo. Per la e-Niro da 64 kWh in allestimento Evolution in listino parla di 47.600 euro. Si abbatte con gli incentivi statali (Ecobonus) sommati ai recenti incentivi sulla rottamazione del Decreto Rilancio. Parliamo di almeno 10mila euro. Cifre alte in ogni caso. Ma qui siamo di fronte ad un modello premium. Per fare un confronto, il modello di e-Niro da 39 kWh in allestimento Style (unico previsto), parla di 39.850 euro di listino. Anche in questo caso almeno 10mila euro di incentivi con rottamazione.

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