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Nuova Fiat Punto: rinviato al 2015 il nuovo modello?

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Già in occasione della presentazione della nuova Fiat 500L di inizio luglio, Sergio Marchionne, AD del Gruppo Fiat (vi consiglio vivamente di aprire questo link), aveva dichiarato che “lanciare adesso la nuova Punto sarebbe un grandissimo fallimento, non riusciremmo mai a ripagare l’investimento”. In merito a queste parole quindi ci si aspetta che chiaramente salterà il lancio del nuovo modello previsto in un primo momento al prossimo anno e anche quello previsto per il 2014. Si parla quindi di un probabile 2015 come anno di debutto della nuova berlina piccola della Casa torinese.
Queste indiscrezioni ci vengono tramandate da una fonte alquanto attendibile e si tratta del compartimento automotive diramate a Radiocor: le stesse indiscrezioni diffuse pure dal giornale “Il Sole 24 Ore”.

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Conferme ufficiali di quanto appena anticipatovi non ce ne sono direttamente dalla Fiat. Sarà forse questo un modo per aspettare una sorta di periodo di risanamento rispetto all’economia sfavorevole di oggi? Magari un’ulteriore risposta la potremo trovare nello sviluppo che il nuovo modello della Punto avrà: si pensa infatti che sia utile trovare un partner per il suo sviluppo e da tempo si parla infatti del costruttore giapponese Mazda. Non è certo la prima volta che Fiat, con questa nuova dirigenza, fa affidamento ad altri marchi per lo sviluppo di modelli che hanno pure riscosso ampio successo sul mercato: si pensi ad esempio alle attuali Fiat Punto basate sulla stessa meccanica delle Opel Corsa oppure le Fiat Sedici clone delle Suzuki SX4 o ancora le Ford Ka assai assomiglianti alle Fiat 500 nella meccanica ma con una linea completamente diversa rispetto alla 500; ultimo esempio e ultime indiscrezioni arrivano dalla dirigenza che parla di un binomio ulteriore tra Mazda e Alfa-Romeo per la produzione della futura Alfa-Romeo Spider rigorosamente a trazione posteriore.

A Mazda questo gemellaggio con Fiat per la produzione della Punto non fa certo scomodo: in un certo senso questo gioca anche molto a favore del marchio giapponese. D’altro canto, la Mazda 2 che tutti conosciamo, nonostante il restyling subìto qualche tempo addietro, è prossima al pensionamento nel giro di due anni circa e sviluppare quindi un modello con un costruttore del calibro di Fiat non è certo un’idea né una proposta da rifiutare. Ecco il giusto partner quindi per Mazda per produrre la sua nuova utilitaria in Europa, principale mercato per questo genere di vetture. Costruire il nuovo modello Mazda 2 in Europa, in uno stabilimento italiano, permetterebbe a Mazda stessa di ridurre considerevolmente i costi e alla Fiat di far fronte al problema della sovracapacità produttiva dando quindi nascita a una “win-win”, dove vincono tutti. Quest’idea potrebbe anche prendere piede per il cambio euro-yen molto sfavorevole che ne riduce drasticamente i margini di guadagno alla Casa della M cerchiata.

Stando ai dati di mercato, si pensi che di Mazda 2 ne son state vendute 483 da inizio anno fino a giugno 2012 e 91 nel solo mese di giugno facendo segnare un -21,6% come variazione rispetto al mese di giugno 2012, addirittura -52,3% se si pensa alla variazione gennaio-giugno 2011 con gennaio-giugno 2012.
Per quanto riguarda la Punto, invece, da sempre l’auto più venduta del suo segmento nel mercato interno è stata superata solo nel mese scorso dalla nuova Panda prodotta a Pomigliano. Da gennaio a giugno 2012 ne son stati immatricolati 48.744 esemplari con un -32% rispetto allo scorso anno e 7.985 solo a giugno del 2012, -33,6% rispetto a giugno dello scorso anno.

Passiamo ora a parlare di un argomento al quale Fiat è sempre inizialmente in bilico ed è il luogo di produzione, gli stabilimenti quindi. Ad oggi la Punto è prodotta nello stabilimento di Melfi, in provincia di Potenza e impiega 5.280 lavoratori. Non si sa quindi se il futuro sarà concentrato sempre li per la Punto. Potrebbero esserci accorpamenti alle Lancia Delta, alle Fiat Bravo o alle Alfa-Romeo Giulietta prodotte a Cassino (Frosinone) oppure nello stabilimento di Mirafiori (Torino) dove si assemblano le MiTo e, fino a qualche mese fa, le Lancia Musa sostituite appunto dalla 500L che sarà invece prodotta a Kragujeva, nella Serbia centrale. Con questo, però, Fiat cerca di correre subito ai ripari cercando di impegnare i suoi lavoratori di Mirafiori nella produzione che prenderà piede di qui a poco per la futura Fiat 500X che tempo fa vi anticipavamo. Sarà anche perché Mirafiori da sempre è considerato un simbolo troppo forte, lo stabilimento per eccellenza di Fiat.

Contemporaneamente a tutto questo, arrivano messaggi di grande conforto per il marchio italiano nelle vendite dei modelli (non commercializzati in Europa) in America Meridionale e parliamo della Fiat Linea e della Uno. I dati sono quindi positivi, su base annua l’incremento è del 32% di automobili imatricolare e +3% per il settore dei veicoli commerciali. Rapportandoci allo scorso anno, il totale si spinge ad un 5% positivo di vendite ed un confortante primato in entrambi i segmenti.

Simone Babetto

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Simone Babetto
Tags: Berline