L’Audi RS6 Avant è considerata una supercar da famiglia, per le sue prestazioni davvero elevate abbinate all’abitacolo spazioso per quattro persone con bagagli annessi. Ora fa il suo arrivo sul mercato la variante “Performance” con 45 cv in più della versione standard: la potenza erogata dal V8 TFSI di 4 litri di cilindrata è pari a 605 cavalli, mentre la coppia massima è di 700 newtonmetro che diventano 750 con l’overboost.
Eravamo abituati al tacito patto tra costruttori tedeschi con limitatore a 250 orari, poi si è lentamente saliti alla rincorsa dei 300. La Audi RS6 Avant offre tre possibilità di personalizzazione, ovvero, tagliare l’esuberanza del V8 turbo a 250 orari, andare poco più su con il pacchetto Dynamic (280 orari), oppure scatenare la cavalleria fino ai 305 km/h con il pacchetto Dynamic Plus. Il prezzo della più potente è pari a 117.000 euro in Germania.
Caratteristiche della RS6 Avant Performance
La versione più potente della station wagon estrema dei quattro anelli accelera da 0 a 100 in soli 3.7 secondi ed impiega solamente 12.1 secondi a raggiungere i 200 chilometri orari. Il limitatore elettronico della velocità è innalzato di serie a 305 km/h mentre il consumo medio dichiarato è uguale alla versione da 560 cavalli: compreso quindi tra 9,5 e 9,6 litri per 100 chilometri.
La trazione integrale permanente quattro in condizioni normali invia il 60% della coppia all’asse posteriore; il cambio resta il tiptronic ad otto rapporti.
Di serie i cerchi in lega da 21 pollici di diametro dal design inedito, equipaggiati con pneumatici sportivi nella misura 285/30, optional il potente impianto frenante carboceramico. Specifiche le finiture esterne in titanio opaco ed il logo quattro nella parte bassa del paraurti anteriore. Nuove alcune finiture degli interni incluse nell’RS Performance Design Package: pelle ed Alcantara® quasi ovunque con cuciture diamantate nello schienale e nella seduta dei sedili, fondo nero della strumentazione ed inserti in fibra di carbonio su plancia, tunnel centrale e pannelli porta.
L’arrivo sul mercato tedesco è previsto per novembre, non ancora confermata invece la vendita sul mercato italiano.
La RS6 Avant “standard”
Vien da chiedersi cosa possa offrire in pista, questa station wagon da 4 metri e 97 centimetri di lunghezza, con la trazione integrale Quattro e i freni carboceramici in optional. Inutile confrontarla con le altre supersportive guardando solo alla potenza di 560 cavalli, ne uscirebbe molto ridimensionata. Piuttosto, l’approccio da tenere nei confronti dell’Audi RS6 Avant deve considerare la completezza dell’auto: veloce, spaziosa, sportiva, è un oggetto da apprezzare a 360° più che in un esercizio specifico.
Prestazioni elevate
Lo zero-cento è coperto in 3.9 secondi, merito delle quattro ruote motrici e del cambio automatico 8 rapporti Tiptronic con rapporti ravvicinati e l’ottava lunga per favorire le percorrenze autostradali. Dire che la Audi RS6 Avant è modello da considerare nella sua completezza significa anche raccontare del gran lavoro fatto a Ingolstadt per ridurre i consumi. Tra Cylinder on demand, start&stop, una gestione termica migliorata, il totale del risparmio rispetto al vecchio modello segna -40%. Il dispositivo senz’altro più interessante è la disattivazione di quattro degli otto cilindri quando si viaggia a carichi parziali, senza richiedere tutta la potenza del V8. Perché portarsi dietro gli oneri di un plurifrazionato se il lavoro di 8 possono farlo bene in 4? Ecco che l’elettronica spegne i cilindri 2-3-5-8 e i consumi diminuiscono drasticamente. In media servono 9.8 litri per 100 chilometri nel ciclo misto, questa la promessa di Audi; certo, a patto di non esagerare con il piede destro sul gas.
Dinamica
Il motore V8 twin turbo TFSI da 4 litri l’abbiamo già visto sotto il cofano della S6 e mantiene le caratteristiche tecniche principali, come l’accentramento delle masse e la riduzione degli ingombri, grazie al posizionamento dei due turbocompressori e della linea di scarico all’intero delle due bancate, mentre l’aspirazione è sull’esterno della V. A far cantare i 560 cavalli e 700 Nm di coppia massima (costanti tra 1750 giri/min e 5500 giri/min) ci pensa la linea di scarico variabile, con delle valvole ad agire sull’apertura completa e regalare un sound da vera sportiva.
La trazione integrale Quattro prevede un differenziale centrale autobloccante raffreddato da un radiatore a olio, mentre in optional si può scegliere di montare al posteriore il differenziale sportivo in grado di ripartire su ciascuna ruota la dose ideale di coppia. L’assetto studiato per la Audi RS6 Avant si declina in due varianti. Con le sospensioni ad aria a gestione elettronica si ha il giusto mix tra confort e sportività, viceversa si punta decisi sul secondo aspetto con il Dynamic Ride Control, optional che prevede sospensioni con molle elicoidali e ammortizzatori regolabili su tre livelli, oltre al sistema di controllo del rollio idraulico. Raffinatezze da sportiva, perché la massa complessiva da frenare è importante, nonostante il consistente impiego di alluminio sul telaio.
Design curato
Elencate tutte le novità più gustose, quelle in grado di raccontare al meglio la Audi RS6 Avant, c’è spazio anche per note di design. Il frontale introduce una variante stilistica sulla calandra single-frame, anticipando il futuro, che sarà in 3D. Il profilo argentato inferiore, con la scritta Quattro ben incorniciata, dà profondità alla calandra, proponendo qualcosa di nuovo rispetto al passato. Alluminio spazzolato sui profili laterali, a evidenziare le prese d’aria dei freni, mentre il muso è completato dai gruppi ottici a led (optional). Fiancata da “giardinetta” decisamente pepata, con i cerchi in lega da 20 pollici e quelli da 21 disponibili in optional, al pari dei freni carboceramici. La coda se non fosse per i due terminali di scarico ovali passerebbe quasi inosservata, ma grazie al diffusore è difficile confondersi tra la massa.
Infine, uno sguardo agli interni. Ci si aspetterebbe com’è ovvio un’omologazione per cinque persone sulla RS6 Avant, invece, è un plus da richiedere, perché dalla fabbrica la super-station wagon esce con omologazione per quattro e i sedili posteriori appositamente sagomati. Climatizzatore tri-zona, sistema parking plus, cruise control, infotainment integrato nel sistema MMI, sono i dettagli che faranno viaggiare come si fosse in un jet privato. Senza dimenticare l’anima racing, sottolineata dagli inserti in fibra di carbonio.
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